Dopo gli interventi dei consiglieri Leggieri, Cifarelli e dell’assessore Galella, il presidente del Consiglio Cicala ha sciolto la seduta per mancanza del numero legale

Le precipitazioni dei mesi di maggio e giugno scorsi che hanno interessato la Basilicata, provocando danni alla costa metapontina e a quella marateota, all’agricoltura lucana in generale e, in maniera particolare, ai vigneti, al centro dei lavori del Consiglio regionale di oggi. L’Assemblea, su richiesta del consigliere regionale Leggieri (M5s) e sottoscritta anche dai consiglieri Cifarelli (Pd), Braia e Polese (Iv-Re), Giorgetti (Gm), Trerotola e Pittella (Pl) e Perrino (M5s), si è riunita, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto regionale, in seduta straordinaria per discutere delle possibili azioni da mettere in campo così da venire incontro alle esigenze degli agricoltori.    

Il consigliere Leggieri (M5s) ha motivato la scelta alla base della richiesta di un Consiglio regionale straordinario, quella di “Mettere in atto uno sforzo corale da lanciare al Governo nazionale e all’Unione Europea, affinché vengano messe in campo le risorse necessarie a ristorare gli agricoltori”. “Il Decreto Legislativo 102/2004 che disciplina l’utilizzo del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali – ha ricordato – presenta delle difficoltà di attuazione immediata, dato che, nella lettera del 4 ottobre 2004 le autorità italiane hanno precisato che i tipi di eventi che rientrano nella definizione di ‘calamità naturali o eventi eccezionali’ sono stati precisati dalla circolare n. 102.204, trasmessa dal ministero delle Politiche agricole e forestali alle Regioni, alle organizzazioni professionali e alle associazioni nazionali delle cooperative e consistono in grandinate, gelate, piogge persistenti, siccità, eccesso di neve, piogge alluvionali, venti sciroccali, terremoto, tromba d’aria, brinate, venti impetuosi e mareggiate. Sicuramente le piogge persistenti rappresentano la causa-madre dell’infezione e tuttavia non rappresentano la causa diretta del danno, essendo invece la peronospora ad aver poi compromesso i raccolti. Al di là delle soluzioni tecnicamente esperibili, tuttavia – ha evidenziato Leggieri – la questione va affrontata con un serio impegno politico”.

Dopo una comunicazione dell’assessore all’Agricoltura Galella che ha espresso la vicinanza della Regione e dell’Assessorato agli agricoltori, rendendo conto dello stato dei sopralluoghi avviati ad oggi dai tecnici della Regione, è intervenuto il consigliere Cifarelli (Pd), il quale ha rappresentato l’esigenza di pensare ad un piano B rispetto all’istanza di riconoscimento di calamità naturale nel caso in cui non venisse accolta. “Gli operatori vitivinicoli – ha sottolineato – devono fronteggiare diverse problematiche, dal calo di produzione del 50 per cento, ai ripetuti interventi per combattere la malattia fungina causata dalla peronospora, all’aumento di spesa del gasolio e della manodopera. Non possiamo lasciare nessuno indietro e, quindi, come fatto nel passato, occorre pensare ad una manovra finanziaria”.

Al tavolo della presidenza la richiesta del consigliere Braia (Iv-Re) di sospendere i lavori per consentire all’assessore Galella di partecipare ad un incontro istituzionale. Alla ripresa, su richiesta del consigliere Giorgetti (Gm) di verificare il numero legale, il presidente del Consiglio Cicala, constatatane la mancanza ha dichiarato sciolta la seduta. Erano presenti i consiglieri Bellettieri, Braia, Cicala, Cifarelli, Coviello, Giorgetti, Leggieri, Perrino e Quarto.

Di BasNews

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