Iperattivi o distratti, impulsivi o svogliati, disturbatori della classe o apatici e solitari. In molte occasioni questi comportamenti apparentemente oppositivi hanno una radice comune. Si chiama plusdotazione o alto potenziale e interessa circa il 5 per cento della popolazione scolastica. Si tratta di bambini cosiddetti “gifted” dotati di un quoziente intellettivo più alto della media e che hanno, di conseguenza, bisogni educativi speciali.

Ma cos’è esattamente la plusdotazione e come si individuano i segnali che possono portare alla corretta valutazione? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Ilaria Imbrogno, psicologa scolastica e dell’età evolutiva, responsabile del centro Anch’io, un’impresa sociale altamente qualificata nel settore educativo.

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Di BasNews

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