Probabilmente potrebbe non sembrare una grande notizia, almeno a prima vista, ma in realtà essa fa pienamente parte del declino materiale e morale dell’America e arriva a colpirne uno dei simboli.  L’Academy of Motion Picture Arts & Sciences quella che organizza e conferisce i premi Oscar, ha lanciato un’iniziativa di raccolta fondi da 500 milioni di dollari nel tentativo di compensare il drammatico calo di spettatori (e perciò di pubblicità) della celebre serata di conferimento del premio  che sono passati da quasi 44 milioni nel 2014, a soli 19,5 milioni nell’ultima cerimonia.

Bill Kramer, amministratore delegato dell’Academy, ha rivelato in un’intervista al Financial Times che l’organizzazione ha già raccolto circa 100 milioni di dollari , con il contributo di donatori di alto profilo come il miliardario Leonard Blavatnik che in sé riunisce tutto il piccolo e feroce mondo occidentale, essendo cittadino britannico e americano di origine ebraica e nato in Ucraina: già si capisce quali film ha in mente.  La campagna è ulteriormente rafforzata da accordi di sponsorizzazione con rinomati marchi di lusso, tra cui la Dorchester Collection, ossia una società che gestisce alberghi a 5 stelle.  Ma molte nubi si addensano all’orizzonte perché l’attuale accordo di trasmissione dell’Academy con ABC, una rete di proprietà di Walt Disney, scadrà nel 2028 , in coincidenza con il 100° anniversario degli Oscar. Mentre l’Accademia cerca di ampliare il proprio appeal e la propria stabilità finanziaria, il successo di questa campagna di raccolta fondi globale che lanciata a Roma ieri, con la scelta della colonia più obbediente, potrebbe essere fondamentale visto che  l’industria cinematografica e il suo pubblico sottoposti a trasformazioni radicali.

Ma a parte le trasformazioni che si sono avute nel settore cinematografico in questi anni, con la crescita esponenziale dei servizi di streaming e la caduta verticale della qualità dei film, le disavventure finanziarie sono un sintomo del declino dell’impronta culturale americana su scala globale. Del resto gli attori che girano solo film di Hollywood ora sono utilizzati per lo più per sciocchezze fantasy-avventurose, indossano maschere, mantelli e costumi attillati da super eroi. Il loro lavoro non è più recitare, ma andare in palestra due volte al giorno e prendere steroidi per far la parte di un immarcescibile Capitan America che si immilla nella produzione delle major. Insomma l’Oscar ha perso fascino come il Paese che lo ha creato e infatti gli spettatori mancanti alla serata di conferimento del premio sono in gran parte quelli esteri.

fonte:

Di BasNews

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