ROBERTO SPERANZA, MINISTRO DELLA SALUTE,

di Marta Moriconi

Sarà l’effetto panico, sarà la sindrome da covid eterno, ma da oggi all’aperto dovrebbero essere tutti senza la mascherina e invece non lo sono. In realtà si potrebbe anche tornare a ballare in discoteca ma chissà se e come riprenderà la vita da “sballo”.

Un doppio passo verso l’uscita dalla pandemia, come lo definisce il Corriere, che non è stato compreso. Il percorso individuato dal governo comincia oggi e termina il 15 giugno, quando cadrà l’obbligo di vaccinazione per gli ultra 50enni.  Per ora l’Agenzia del farmaco (Aifa) ha escluso il via libera alla quarta dose di vaccino mostrandosi più propenso a «un richiamo annuale».

Tuttavia il passaggio dal distanziamento sociale a una vita di relazioni non sarà per tutti così automatico, perché ormai perché i rimedi non sempre rappresentano la cura, soprattutto dal punto di vista psichico. L’idea in sottfondo degli italiani è che c’è ancora ci sia bisogno di cautela e prevenzione. Se pretendiamo che questa pandemia sia stata solo un passaggio che finirà, non abbiamo capito dove si sta portando l’uomo. Non esistendo la sicurezza assoluta, non esiste un’esistenza pria di rischi. Se il soggetto sottoposto a restrizioni non lo capisce interiormente, cercherà sempre valvola di salvataggio ai suoi problemi. 

La normalità è infatti una pura illusione e dipende dallo stato d’animo e dall’età che abbiamo. Dunque, vedremo ancora mascherine, liti sui sistemi di sicurezza adottati e tantissimo timore.

Questa è solo una tregua anche psicologica.

Fonte:

Di BasNews

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