La perfida Russia ha proprio tutte le colpe, adesso viene accusata tra le righe dai dementi di Washington e di Bruxelles di aver avuto una seconda annata eccezionale  di produzione cerealicola e di essere  diventata il maggior produttore di grano al mondo: in questo modo ha fatto abbassare i prezzi come non si vedeva da tre anni a questa parte, mettendo in ombra qualsiasi preoccupazione per le tensioni nel Mar Nero tra Ucraina e Russia-Secondo Bloomberg i futures del grano a Chicago sono crollati di circa l’11% negli ultimi tre mesi e sono destinati al quarto calo trimestrale. Anche se la Russia ha rescisso a luglio un accordo di passaggio sicuro che consentiva alle navi di esportare il grano ucraino attraverso il Mar Nero verso il resto del mondo, i prezzi sono rimasti sotto pressione, principalmente perché la Russia ha avuto un raccolto record.

Ora chi si sia minimamente interessato della questione non può che sobbalzare sulla sedia: ma come la Russia affamava l’Africa perché si rifiutava di fare un accordo sul grano che come quello precedente fosse un puro pretesto per rifornire di armi Kiev per portare poi il grano o il mais in Europa e invece  adesso viene accusata di far diminuire il prezzo del grano perché ne produce troppo? Chissà che cosa ne pensano gli affamati dell’Africa. Comunque non ci vuole molto a comprendere la radice di queste speculazioni: in tutto l’est d’Europa gli agricoltori  si sono ribellati all’importazione di grano ucraino a prezzo stracciato, portando alcuni governi come quelli polacco, ungherese e slovacco a proibire l’importazione e lo stesso passaggio dei cereali ucraini – tutti rigorosamente Ogm – in realtà prodotti dalle multinazionali in prevalenza americane che si sono accaparrate un terzo delle terre fertili del Paese. E’ una questione che rischia di spaccare l’Europa e la Nato e allora ecco che dal cappello magico del discorso pubblico si tira fuori ora che sono i russi a far calare il prezzo del grano, sebbene questo effetto si abbia ormai da tre mesi. Alcuni organi di informazione  particolarmente repellenti  si sono lamentati che a Bari arriva grano dalla Russia a costi contenuti e non quello molto più caro  ( e sempre ogm ) dei nazisti canadesi: Heil Trudeau, anche quando ti fai du spaghi . Per quanto mi riguarda non comprerò più nulla fatto col grano canadese. O con qualunque altra cosa provenga da quel Paese.

Il problema è quello di disinnescare la mina del grano che sta facendo tremare Kiev. Naturalmente Bloomberg suggerisce che il prezzo dl grano potrebbe aumentare rapidamente qualora fossero sotto attacco i porti russi del Mar Nero dai quali parte il 70% del grano di Mosca. Ora capite perfettamente in mano a quali pericolosi psicopatici siamo, pazzi che non perdono occasione per ribadire la loro volontà di andare avanti a tutti i costi con la guerra in Ucraina nonostante la strage e nello stesso tempo sanno di dover perdere visto che essi stessi dicono di non poter fra fronte a Russia e Cina insieme. La confusione di cui parlavo in post di qualche giorno fa è proprio questa: che i sistemi di gestione del potere degli Usa e che si occupava della penetrazione finanziaria ed economica dell’America nel resto del mondo, magari anche attraverso le armi, adesso non riesce più a fornire risposte razionali, semplicemente si dibatte come la coda di una lucertola che ha trovato il suo gatto.

Fonte:

Di BasNews

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