di Francesco Tallarico

Nei mesi che precedevano la scorsa estate, quando stava per partire la controffensiva ucraina, che avrebbe dovuto umiliare l’esercito russo, in Tv non si parlava di altro. Ora l’argomento Ucraina è quasi sparito dai notiziari televisivi del mainstream. Che cosa è successo? Lo Speciale come sempre vuole vederci chiaro.

La ragione di questo silenzio mediatico sulla guerra in Ucraina è evidente: l’esercito russo è passato in fase offensiva, mentre quello ucraino in fase difensiva. Da alcune settimane l’offensiva russa punta a sgretolare le due importanti roccaforti ucraine di Avdiivka e Kupiansk. E ci sta decisamente riuscendo. La città di Avdiivka, che è la più fortificata di tutta la linea del fronte ucraino, da cui venivano bombardate le popolazioni russofone del Donbass, ha un valore simbolico. I russi stanno smantellando le fortificazioni ucraine un pezzetto alla volta, utilizzando perfino una galleria scavata al di sotto dove hanno piazzato una micidiale carica esplosiva da 500 Kg. D’altra parte i russi puntano ad ottenere il massimo risultato minimizzando le perdite. E, con questa micidiale tattica di combattimento stanno sloggiando i militari ucraini da Avdiivka un po’ alla volta.

Quanto a Kupiansk, località più a Nord che è un importante punto logistico per l’approvvigionamento, l’esercito di Kiev ha tentato di fermare l’avanzata russa, ma ha subito pesanti perdite, per cui ormai tutti danno per certa la caduta della città di Kupiansk in mano ai russi.

L’esercito ucraino non riesce a fermare l’offensiva russa per tre ragioni: 1) gli Usa non possono più finanziare il governo di Kiev; 2) l’esercito ucraino sta esaurendo le munizioni e i carri armati di fabbricazione occidentale, che i russi hanno distrutto in gran quantità; 3) l’esercito ucraino ha subito perdite di personale talmente ingenti, che non dispone più di soldati ben addestrati.

In questo frangente così disastroso per il governo di Kiev si moltiplicano le richieste dei funzionari americani ed europei a Zelensky, affinchè promuova con la Federazione Russa accordi di pace, che possano salvare il salvabile. E per salvabile si intende quella parte di territorio ancora rimasto all’Ucraina che fa gola ai russi, come Odessa, Kharkov, etc.. Ma Zelensky continua a rifiutare ostinatamente di intavolare trattative con la Federazione Russa, mentre Putin ha recentemente dichiarato che “la Russia non ha mai rifiutato i negoziati di pace con l’Ucraina”. Ma il tempo stringe. L’Ucraina rischia di essere sbaragliata sul campo di battaglia. A quel punto il governo ucraino dovrà firmare la propria capitolazione. Secondo la rivista inglese UnHerd, quel momento è già arrivato. Kiev ha rifiutato per troppo tempo i negoziati di pace e ora la Russia non ne ha più bisogno. Dopo aver sconfitto l’Ucraina, Mosca prenderà semplicemente tutto quello che vuole. Perciò, appelli alla pace ok, ma i russi vorranno discutere di negoziati in questo momento?

Fonte:

Di BasNews

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