Nel pomeriggio di venerdì scorso, 24 marzo, i Carabinieri della Stazione di Vaglio Basilicata, nel corso di un servizio finalizzato a prevenire e reprimere la commissione di reati contro il patrimonio, hanno notato un’autovettura il cui conducente, percorrendo la SP 10, in direzione dell’ingresso del centro cittadino di Vaglio Basilicata, alla vista della pattuglia dell’Arma che stava per raggiungerli, ha accelerato repentinamente nel tentativo di distanziare i militari.

L’azione non è sfuggita ai Carabinieri, i quali prontamente hanno recuperato terreno sino a raggiungere e intimare l’alt all’automezzo dopo alcune centinaia di metri.

A bordo vi era una coppia di origini romene, residente nel foggiano, che ha provato a giustificare la propria presenza in quell’area fornendo agli operanti motivazioni poco plausibili circa un presunto incontro con una persona di cui non erano in grado di fornire alcun elemento identificativo.

Il comportamento tenuto ha ingenerato forti sospetti nei militari, i quali, approfondendo gli accertamenti sull’uomo e sulla donna, di 22 e 21 anni, hanno potuto verificare una serie di precedenti di polizia in capo ad entrambi, soprattutto in materia di reati cosiddetti predatori, per cui i Carabinieri, oltre a procedere ad una perquisizione nei loro confronti, li hanno accompagnati presso la caserma per portare a compimento tutti gli approfondimenti del caso.

Tanto che, di lì a poco, è stato riscontrato come l’autovettura in uso fosse stata rubata pochi giorni prima a Reggio Calabria, in danno di un loro connazionale.

Anche in questo frangente, di fronte a tale evidenza, il giovane conducente ha tentato di giustificare il possesso del veicolo, sebbene le sue asserzioni si siano da subito dimostrate prive di fondamento, non suffragate da termini di riscontro rispetto a quanto dichiarato.

Elementi, questi, che hanno determinato il deferimento in stato di libertà All’Autorità Giudiziaria dell’uomo, in ordine al reato di ricettazione, sebbene sia opportuno ricordare come, a suo carico, valga il principio di presunzione di innocenza, col conseguente sequestro dell’autovettura, che sarà restituita al legittimo proprietario.

A ciò si aggiunga pure che lo stesso stava guidando senza aver mai conseguito alcuna patente di guida, per cui è stato sanzionato anche per tale illecito.

Di BasNews

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