In Basilicata, il servizio sanitario emergenza e urgenza 118, funziona in maniera abbastanza efficiente così come avviene su tutto il territorio nazionale grazie alla professionalità, tempestivita’ ed operativita’ di tutto il personale componente. Sul territorio regionale lucano il servizio 118, denominato “Basilicata Soccorso”, è organizzato e strutturato attraverso vari Punti Territoriali Soccorso, meglio noti con l’acronimo di P.T.S., attivi h 24, dislocati sul territorio regionale e classificati in differenti tipologie suddivise tra loro in HEMS, IV° Livello, III° Livello, II° Livello e I° Livello.
Ma andiamo per ordine analizzando in modo dettagliato il tutto:
Il servizio sanitario di emergenza e urgenza 118 Basilicata Soccorso ha la sua Centrale Operativa di coordinamento regionale di Emergenza e Urgenza a Potenza in via Potito Petrone ed è strutturato nelle seguenti tipologie sopraelencate e che vi spiegheremo nei minimi dettagli.
Le postazioni P. T. S. HEMS, elicottero con a bordo anestesista rianimatore ed infermiere, sul territorio regionale sono due ed hanno la loro base nei due capoluoghi di provincia Potenza e Matera.
Le postazioni P. T. S. di IV° Livello, dotate di ambulanza medicalizzata con a bordo medico, infermiere e autista soccorritore, sono ben 11 sul territorio lucano ed hanno sede sia in centri provvisti di nosocomi come Potenza, Matera, Melfi, Venosa, Villa d’Agri, Pisticci, Lauria, Stigliano e sia in centri sprovvisti di nosocomi come Grassano e Viggiano.
Sono invece 27 le postazioni P. T. S. di I° Livello, meglio note come INDA ovvero ambulanza non medicalizzata con a bordo infermiere e autista soccorritore, e sono presenti in numerosi centri provvisti di nosocomio come Potenza, Matera, Pescopagano, Lagonegro, Chiaromonte, Tricarico, Muro Lucano, Maratea e sia in altri centri senza nosocomio come Lavello, Avigliano, Bernalda, Genzano di Lucania, Brienza, Sant’Arcangelo, San Costantino Albanese, Viggianello, Tursi, San Mauro Forte, Calvello, Irsina, Moliterno, Corleto Perticara, SATA Melfi, ex Centro Enea Rotondella e Mezzana Frido di San Severino Lucano.
Le postazioni P. T. S. di III° Livello, meglio conosciute con l’acronimo di P.P.I. ovvero Punti di Primo Intervento dotati di medico e infermiere, sono ben 7 e sono attive presso i nosocomi distrettuali di Venosa, Tinchi di Pisticci, Lauria, Maratea, Stigliano, Tricarico, Chiaromonte.
Inoltre è presente sul territorio regionale anche un P. T. S. di II° Livello situato a Senise e che dispone di automedica con a bordo medico ed infermiere.
Analizzando un po’ la situazione possiamo constatare che sono veramente numerosi i Punti Territoriali Soccorso disseminati sul territorio della Basilicata e presenti sia in centri dove è presente una struttura ospedaliera e sia in centri senza strutture ospedaliere.
Ed è proprio su questi aspetti che bisogna soffermarsi e riflettere sul perché il servizio di Basilicata Soccorso sia presente attraverso i suoi vari Punti Territoriali Soccorso in tutti gli ospedali lucani, molti dei quali anche sprovvisti di Pronto Soccorso ed alcuni già in avanzato stato di ridimensionamento e prossimi alla dismissione, ma non sia purtroppo presente presso una struttura di eccellenza sanitaria e di grande rilevanza ed importanza come l’Irccs Crob di Rionero.
Attualmente, l’Irccs Crob di Rionero, dopo l’Ospedale “San Carlo” di Potenza e l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, rappresenta la terza struttura sanitaria regionale per ampiezza strutturale e numero di reparti, dipendenti, personale, attrezzature e ricoveri annui.
Inoltre, dal lontano 2008, la struttura sanitaria rionerese da Centro di Riferimento Oncologico Regionale è stata “promossa” ad Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico instaurando così una forte convenzione, collaborazione ed intesa con il famoso e prestigioso Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Grazie a questo connubio con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Irccs Crob di Rionero, rappresenta al momento una delle strutture sanitarie di maggiore riferimento, eccellenza ed importanza in ambito oncologico dell’intera Italia Meridionale “resistendo” inoltre, negli ultimi anni, anche ad alcuni tentativi e manovre di ridimensionamento e smembramento che fortunatamente non hanno raggiunto il proprio scopo.
Una struttura di notevole importanza e centralita’ strategica che purtroppo non dispone ne’ di un Pronto Soccorso (poiche’ ospedale monospecialistico) e nemmeno di un Punto Territoriale di Soccorso 118 e, tutto questo, è un vero e proprio controsenso vista l’importanza della struttura sanitaria in questione.
Inoltre, analizzando anche l’aspetto inerente il bacino d’utenza, emerge una ulteriore anomalia visto che una città come Rionero, circa 13mila abitanti e settimo centro della Basilicata per numero di popolazione, sia sprovvista di una postazione P. T. S. 118 mentre, altri comuni lucani di piccolissime dimensioni e con un bacino d’utenza nettamente inferiore a quello rionerese e tanti dei quali privi addirittura di una struttura ospedaliera, siano dotati di questo servizio importantissimo per la collettivita’ tutta.
Nel corso degli anni infatti sono stati tanti i cittadini rioneresi che hanno sottolineato l’importanza di questo servizio che, se attivato, sarebbe stato davvero essenziale non solo per l’intera comunità rionerese ma anche per le comunità dei paesi limitrofi confinanti come Barile, Atella e Ripacandida.
Risale infatti al 2019, e con la precisione alla data 20 agosto 2019, il comunicato ufficiale della locale associazione culturale “Città Nostra Rionero”, rivolto all’attenzione dell’allora Sindaco Luigi Di Toro e del capogruppo di minoranza in consiglio comunale Vincenzo Di Lucchio, attraverso il quale si evidenziava l’importanza dell’attivazione di un P. T. S. 118 di II° Livello a Rionero in Vulture così come previsto anche dal Sistema Sanitario Regionale in considerazione anche del Nuovo Piano Sanitario Regionale che prevede il potenziamento dei P.T.S . 118 ed alla riduzione delle Guardie Mediche. Nel comunicato ufficiale di “Città Nostra Rionero” datato 23/08/2019 si chiedeva, come già detto, l’attivazione di un P.T.S. 118 a Rionero la cui ubicazione era stata individuata presso la sede della locale dell’Asp o in alternativa utilizzando i ristrutturati e rimodernati locali sottostanti l’eliporto dell’Irccs Crob. Inoltre, il P. T. S. 118 avrebbe dovuto avere in dotazione un’ambulanza medicalizzata con a bordo medico, infermiere e autista soccorritore vista anche l’ubicazione baricentrica della città di Rionero rispetto ai due punti di primo livello già previsti.
Da quel lontano agosto 2019,  grazie al grande impegno dell’associazione culturale “Città Nostra Rionero” fu avviata anche una raccolta firme con migliaia di adesioni ed il tutto arrivò anche in Consiglio Comunale nella seduta del 15 novembre 2019 dove all’unanimita’ tutti i consiglieri presenti a quella seduta votarono favorevoli a questa mozione presentata dal consigliere comunale e capogruppo di minoranza Vincenzo Di Lucchio. Inoltre la questione dell’attivazione del P. T. S. 118 a Rionero è arrivata da tempo anche nei “palazzi” della Regione Basilicata, per l’esattezza nella 4° Commissione Sanità regionale, ma fino ad ora non è stata ancora discussa.
Si spera in una accelerazione dei tempi e soprattutto dei vari iter burocratici affinché il tutto, una volta per sempre, si sblocchi definitivamente e la città di Rionero possa finalmente avere il suo Punto Territoriale Soccorso 118.


Francesco Preziuso

Di BasNews

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