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di Francesco Tallarico

Un caso eclatante e certamente anche triste sta rilanciando la battaglia legale e mediatica, che infuria in tutto il mondo tra coloro che hanno riportato effetti avversi dai vaccini covid 19 e le case farmaceutiche produttrici dei vaccini medesimi.

La figlia del re di Thailandia, principessa Bajrakitiyabha, potenziale erede la trono, ha preso qualche settimana fa la terza dose del vaccino anti covid 19 della Pfizer ed è crollata. Dopo di che è entrata in coma irreversibile e i medici dicono che purtroppo non si risveglierà mai più. Alcuni rapporti hanno suggerito che la principessa ha subito un attacco di cuore, anche se alla sua famiglia è stato detto che si era trattato di un’infezione batterica. Tuttavia, sei settimane dopo la figlia del re è ancora in coma ed è tenuta in vita dalle macchine.

La famiglia reale thailandese si è insospettita per l’accaduto, in quanto sembra che la principessa, prima del covid booster jab, godesse di una salute di ferro. Così la famiglia reale ha contattato il noto microbiologo statunitense di origine thailandese, Sucharit Bhakdi, affinchè rendesse un suo illuminato parere. Lo scienziato in questione ha assunto fin dall’inizio della campagna vaccinale covid 19 una netta posizione contraria, ritenendo i vaccini estremamente dannosi per l’organismo umano. Le principali autorità thailandesi, inclusi i consiglieri del re, hanno discusso con Sucharit Bhakdi e si stanno preparando a far dichiarare nulli il contratto con Pfizer per la fornitura delle dosi di vaccino covid 19. Se questo accadrà, la Thailandia diventerà il primo paese del mondo a rendere nullo il contratto, il che significa che poi Pfizer sarà considerato responsabile di tutte le lesioni cagionate dal vaccino. La presa di posizione della Thailandia è il classico forellino, che rischia di far venire giù tutta la diga. Si verrebbe, infatti a creare un precedente di una certa rilevanza, laddove non si tratterebbe di un pronunciamento di una singola Corte o Tribunale, bensì di un’intera nazione. Bhakdi ha sostenuto che una tale linea di condotta significherebbe che Pfizer Biontech “dovrà restituire quei miliardi alla Thailandia”, con i quali lo Stato risarcirà quelle persone, che hanno perduto la loro esistenza a causa del vaccino.

Bhakdi è riuscito a convincere le autorità thailandesi facendo riferimento all’esplicita ammissione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), secondo la quale non erano mai avvenuti controlli di sicurezza farmacologica e le “vaccinazioni” non erano mai state ritenute necessarie.

E’ l’inizio della fine per Pfizer Biontech? Ci sarà un ”effetto domino” in tutto il resto del mondo? Certo le premesse ci sono tutte.

Fonte:

Di BasNews

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