Terremoto, burrasca e tempesta
di lorenzo merlo Emozioni, scelte e realtà. Oppure magia. Se alla vita corrisponde un’emozione, se alla mortificazione dell’emozione di base, identitaria, di che siamo o…

Un reparto allo sbando, una situazione insostenibile tanto per il personale quanto per i pazienti. A lanciare l’allarme per l’Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Carlo di Potenza è la Fials, il maggiore sindacato autonomo del comparto Sanità lucano.
“Il caos – dichiara il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – è ormai totale. Un reparto senza primario, con un facente funzione che si sarebbe appena dimesso. Quando anche non fosse vera, la voce che è dilagata proprio oggi in ospedale, comunque dà la misura del pessimo clima aziendale. Ma attenendoci ai fatti, è una situazione insostenibile e pericolosa”.
“In Otorino – prosegue Costanzo – il personale infermieristico e OSS è talmente insufficiente che si fa fatica persino a organizzare regolarmente i turni, che ovviamente devono rispettare regole precise sui riposi e sui carichi di lavoro ammissibili. Eppure parliamo di un reparto di dodici posti letto, dove l’attività operatoria è costante e continua, tra elezione ed emergenza. A cui bisogna aggiungere l’incidenza del peso della chirurgia maxillo-facciale. Una chirurgia importante, tra traumatologia e oncologia, e che in Basilicata si effettua solo a Potenza”.
“Dodici posti letto – precisa il segretario provinciale della Fials – con un’attività quotidiana operatoria richiedono un impegno forte del personale infermieristico e di supporto. E invece la cronica, e più volte denunciata carenza di personale del comparto, crea condizioni di stress insostenibile per i lavoratori, che mette a rischio non solo la loro salute ma anche quella dei pazienti”.
“Chiediamo quindi con fermezza – conclude Costanzo – che la direzione strategica, tanto attenta e sollecita al tema fondamentale dell’umanizzazione delle cure, intervenga rapidamente e in modo deciso per ripristinare le condizioni minime e necessarie di sicurezza del lavoro e di tutela e dignità del personale sanitario, che è una necessità non eludibile per garantire ai pazienti cure umane ed efficaci”.