di Francesco Tallarico

Lo avevano minacciato, lo hanno fatto. Incredibile. Gli Houthi del movimento yemenita Ansar Allah hanno danneggiato quattro cavi in fibra ottica, che giacevano in fondo al Mar Rosso e assicuravano la connessione internet tra l’Europa e l’Asia. La rivista israeliana “Globes” ha dato questa notizia, sottolineando che l’atto di sabotaggio ha già causato gravi interruzioni nelle connessioni internet intercontinentali. I cavi danneggiati, situati tra Jeddah in Arabia Saudita e Gibuti nell’Africa orientale, appartengono ai principali operatori di telecomunicazioni: Aae – 1, Seacom, Eig e Tgn. La rivista israeliana ha precisato che i lavori di riparazione dei cavi richiederanno almeno otto settimane.

Gli Houthi yemeniti, da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas hanno iniziato ad attaccare con missili e droni tutte le navi israeliane, che entravano nel Mar Rosso dallo Stretto di Bab el Mandeb, per esprimere il loro appoggio ai palesitnesi. Le potenze anglosassoni, Usa e Gran Bretagna, hanno intimato agli Houthi di cessare gli attacchi e, di fronte al diniego degli yemeniti, hanno effettuato svariati attacchi aerei a danno delle loro infrastrutture soprattutto aeroportuali. Per rappresaglia gli Houthi hanno minacciato di tagliare i cavi di internet, se gli Usa e la Gran Bretagna avessero continuato ad attaccare gli aeroporti dello Yemen. Alla minaccia sono seguiti i fatti, con gli atti di sabotaggio riferiti dalla rivista Globes.

La notizia è di quelle che fanno tremare le vene ai polsi e lo scenario che si intravede all’orizzonte è terrificante. Infatti, i cavi internet fungono da canali di comunicazione tra Europa, Africa e Asia. Se vengono disabilitati vi sarà un’interruzione delle linee di comunicazione internazionali, che si ripercuoterà negativamente sulla stabilità geopolitica, sui mercati finanziari globali e sulla sicurezza delle informazioni. D’altra parte, la base sula quale poggiano gli assetti di potere, politico, finanziario e tecnologico è molto fragile: si tratta di cavi nei quali passano energia elettrica o informazioni di tipo telematico. Se non ci fossero questi cavi, il mondo tornerebbe alla preistoria. E se qualcuno volesse tranciare questi cavi, potrebbe farlo con relativa facilità. Non si possono sorvegliare tutti i cavi in fibra ottica che attraversano i mari e gli oceani del mondo. Ma, se l’atto di sabotaggio è facile, il danno che viene inflitto è talmente smisurato da essere inimmaginabile. Transazioni economiche e finanziarie, informazioni che viaggiano nel web, i contatti e gli scambi tra i popoli, tutto questo sarebbe perduto in un battibaleno.

E’ cambiato il concetto di deterrenza. Prima le superpotenze si tenevano a bada l’una con l’altra mediante la deterrenza di tipo nucleare. Oggi non è più così. Un piccolo e povero paese come lo Yemen può tenere in scacco Usa e Gran Bretagna, minacciando di tranciare i cavi in fibra ottica.

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