Se volessimo la prova della mediocrità intellettuale e umana degli uomini che il globalismo riesce ad imporre come governanti basta semplicemente pensare a Macron: di fronte alla terza ondata di proteste che s’infrange sulla sua presidenza e alla rivolta delle periferie, non sa mettere insieme che pensierini idioti dando la colpa dei disordini non ai fattori sociali ed economici che ne sono alla base, ma accusa i social e i videogiochi. Così per fermare la marea montante supplica i giganti della rete di cancellare i contenuti “più sensibili” relativi ai disordini: è incredibile  pensare che le piattaforme di social media siano spesso gli obiettivi più facili quando chi è al potere cerca un capro espiatorio, mentre sono esse che indefinitiva contribuiscono a creare il terreno dove i personaggi come il presidente francese possono affermarsi, alterando il libero dibattito  con le loro censure, i loro algoritmi, il loro personale orwelliano destinato a influenzare le persone, dirigendo la discussione o l’assenza discussione

Ma quando questo non serve più e non servono nemmeno le televisioni e i giornali che sono i nuovi cortigiani della falsa democrazia  allora questi leader di cartapesta, finiscono per mettere sotto accusa con argomenti infantili coloro che li hanno spinti e quasi trascinati sulle poltrone che occupano. Oh certo questi personaggi sanno benissimo quanto sono stati importanti i social nelle rivoluzioni colorate e quindi quando ci si trova con la gente in piazza si pensa subito a bloccare le vie di contatto fra i vari gruppi. Ma le rivoluzioni colorate non hanno altro scopo che favorire il passaggio di interi Paesi nel neocolonialismo globale e sono in gran parte teleguidate, rivolte indotte e artificiali, mentre qui non siamo di fronte a qualcosa di inscenato, ma di vero e dunque a qualcosa di totalmente sconosciuto a Macron che ha fatto della menzogna anche personale la sua cifra. Egli sa benissimo quanto pesi nella rivolta dei più poveri  la caduta economica della Francia per obbedire a Washington o meglio alla cupola che la domina e alle sue ossessioni per la distruzione della Russia. Ma non può dirlo, non vuole dirlo

Ma non sa dire altro che sciocchezze, come del resto ha sempre fatto, dimostrandosi nn omuncolo creato nella provetta alchemica del globalismo   che di fronte alle difficoltà bypassa il cervello per appellarsi alle frasi fatte dei suoi padroni.

Fonte:

Di BasNews

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