L’Europa è caduta nella trappola per topi collettiva costruita da Washington su questo non c’è dubbio: le grandi e opache manovre che si svolgono nell’est del continente tra  Polonia, Ucraina, Romania e Baltici indicano che gli Usa nella loro follia intendono continuare nella guerra ad oltranza nella speranza che prima o poi il conflitto con l’Ucraina logori il consenso verso Putin. Se poi nel frattempo l’Europa sarà completamente rovinata poco importa, anzi meglio. Ci vuole poco a capire come tutto questo sia il frutto complessivo di vecchie e fumose ossessioni britanniche per il centro dell’Asia, unite alle teorie messe a punto da grandi vecchi guerrafondai  come Kissinger e  Brzezinski che hanno portato nelle vene dell’America antichi veleni che tornano a formare incubi: se infatti le speranze di Washington dovessero per ipotesi realizzarsi la Russia userebbe il suo arsenale nucleare che è superiore per grandezza  e  cosa ancora più importante per qualità a quelli occidentali. Invano Mosca tenta di far comprendere agli Usa che essi hanno imboccato una strada senza uscita, ma a Washington non sono nemmeno in grado di concepire la propria sconfitta, non hanno un piano B e la loro rabbia aumenta nel momento in cui si rendono conto di aver buttato alle ortiche la possibilità di dividere Russia e Cina e di aver invece favorito la loro unione, che è un osso che non possono mordere.

La cosa patetica è vedere i leader europei che non hanno mai osato dire no alle follie delle amministrazioni Usa, correre come lemming a Pechino, con tutte le scuse possibili per chiedere che la Cina non chiuda loro le porte in faccia e si adoperi per porre fine al conflitto a cui essi hanno dato il benestare e che anzi  hanno contribuito a preparare, arrivando persino a farsi garanti di accordi di pace che essi per primi consideravano solo un pretesto per prendere tempo e permettere di armare l’Ucraina. Ora sono totalmente e fatalmente coinvolti nel delirio americano che come appare anche da un secondo magistrale articolo di Seymour Hersh è completamente totalmente confusa e scollegata dalla realtà per cui qualsiasi cosa potrebbe accadere, persino uno scontro diretto con la Russia senza che la Casa Bianca ne abbia alcuna consapevolezza. Il personaggio più patetico di tutti è proprio Macron che tenta di risalire nei impietosi sondaggi, facendosi portavoce e protagonista di una  fantomatica “autonomia strategica per l’Europa” facendo riecheggiare in qualche modo suggestioni golliste, quando ormai i giochi sono fattik.Tuttavia questo viaggio della speranza a Pechino che peraltro adesso diventa la cruna dell’ago della politica mondiale fondata su una qualche razionalità e non sui serial killer americani, poteva essere evitato se solo l’Europa avesse saputo dire semplicemente no agli Usa prima dell’avventura ucraina. Ancor meglio avrebbe dovuto direr prima della dissoluzione della Jugoslavia.

Cosa avrebbero fatto gli americani di fronte a un diniego degli europei? Avrebbero forse dato ordine alle loro quinte colonne di gladiatori e  alle truppe delle loro basi sparse per il continente di attaccare per cambiare i governi? Non credo proprio perché sarebbe stata una sciocchezza anche per il QI disperante  dei governi a stelle e strisce. Avrebbero tentato il ricatto finanziario? Può darsi ma col rischio di innestare una  crisi economica dalla quale sarebbero stati travolti per primi Si sarebbero vendicati con attentati e stragi? Certamente, ma comunque in un contesto cambiato i servizi dei vari Paesi non sarebbero stati così succubi della Cia da permetterle qualunque cosa e anzi rimboccandosi le mani per aiutarla nell’azione contro il proprio Paese. Insomma alla fine si sarebbero dovuti arrendere all’evidenza che l’Europa non era con loro, così’ come adesso si trovano a vedere che il pianeta non sta dalla loro parte: hanno esagerato provocando una fuga generale e pretendendo un’ubbidienza che non è più nella realtà delle cose. Davvero alle volte la capacità di un semplice no di cambiare gli eventi  è straordinaria e insospettabile, Specialmente quando questo diniego fa comprendere i limiti del proprio potere effettivo. Come la seconda guerra mondiale ha segnato la fine dell’Impero britannico, gli eventi di queste settimane  sono la campana a morto per la capacità degli Stati Uniti di agire come poliziotto del mondo, imponendo il proprio ordine a paesi “indisciplinati”. Se l’Europa avesse avuto un po’ di coraggio e di visione , probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Adesso è troppo tardi per inventarsi autonomie a cui è rinunciato: nessuno si fida più degli americani e men che meno dei loro servi. Ora siamo noi a dover pronunciare quel no che i governi asserviti non hanno saputo pronunciare,

fonte:

Di BasNews

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