Roma 21/10/2022 Seconda giornata di Consultazioni al Quirinale. L'uscita di Giorgia Meloni con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini (ROMA - 2022-10-22, FABIO CIMAGLIA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

di Marta Moriconi

Il governo Meloni ha anticipato all’1 novembre la norma che obbligava medici e operatori sanitari a vaccinarsi (i sospesi sono circa 15mila, anche in questo caso lo 0,7% del totale). Si tratta del ritorno al lavoro di migliaia di professionisti che erano stati sospesi. “L’obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare all’1 novembre la fine dell’obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico”, ha spiegato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il ministro della Salute italiano Orazio Schillaci ha poi aggiunto: “Questa decisione consente di rimettere a lavorare questi medici non vaccinati”, fondamentali in un momento di carenza del personale medico.

Si aggiunge alla scelta compiuta dal governo Meloni anche “la proroga dell’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie, che era in scadenza il 31 ottobre. Il Ministro della Salute ha precisato che “mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione, condivisa anche con il primo ministro, e non c’è alcun ripensamento”. E addio anche alle comunicazioni quotidiane su nuovi casi e morti – forse ritenute ansiogene – che saranno sostituite da un bollettino settimanale, alle mascherine negli ospedali.

Insomma a partire da oggi 2 novembre, il personale non vaccinato potrà rientrare in servizio con le mascherine.

Ma se il governo di destra e i no vax esultano, è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per la cerimonia al Quirinale per i Giorni della Ricerca, ad aver messo un freno agli entusiasmi: “Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19” ha spiegato il Capo dello Stato.

Ma responsabilità e precauzione non possono andare insieme all’abolizione dell’obbligo vaccinale? Per Giorgio Mulé “l’amnistia non deve diventare amnesia”, per il resto si va avanti, non senza le turbolenze che ogni tanto Forza Italia provoca.

Fonte:

Di BasNews

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