Prati, pascoli, biodiversità e sapori lucani gustati al suono dei campanacci. Tutto pronto per la partecipazione della Regione Basilicata, direzione generale Politiche agricole, alimentari e forestali, al Cheese di Bra, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, organizzato dalla città di Bra e Slow Food Italia dal 15 al 18 settembre 2023, che unisce il popolo dei pastori, dei casari, degli affinatori e degli appassionati.

Come illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, la Regione Basilicata sarà protagonista con una collettiva di dieci imprese agricole e zootecniche, e uno stand istituzionale di 100 metri quadri allestito e animato in collaborazione con Slow Food Basilicata, insieme al Crea, Politiche e Bioeconomia di Basilicata e la sua Scuola del Casaro, al Sistema dei Parchi Nazionali e Regionali, al Gal PerCorsi e ai presidi Slow Food per celebrare il sapore dei prati e dei formaggi lucani.

“Siamo molto orgogliosi – ha dichiarato Alessandro Galella, assessore regionale alle Politiche agricole- di sostenere e promuovere la presenza delle nostre imprese al Cheese di Bra e di partecipare in maniera così corale con altri enti pubblici e privati al grande evento internazionale dedicato ai formaggi, e non solo. Ringrazio la struttura agromarketing regionale e Slow Food Basilicata per la cura dell’organizzazione. In coerenza con il tema “Il sapore dei prati”, inaugureremo lo spazio Basilicata Autentica Genuinità e racconteremo i suoi diversi paesaggi, patrimoni naturali che offrono esperienze ricche di gusto con sapori che riflettono l’antica tradizione casearia lucana e la straordinaria biodiversità presente. Siamo in prima linea per salvaguardare e valorizzare il mondo dei pascoli e dei prati stabili. Il nostro impegno – ha aggiunto Galella – viene profuso ogni giorno, insieme agli uffici regionali, attraverso azioni di programmazione che scongiurano il pericolo dell’abbandono dando sostegno alle zone con svantaggi naturali di montagna, con progettualità mirate destinate agli allevatori e agricoltori custodi, capaci di coniugare la bellezza dei luoghi, il patrimonio di saperi della cultura pastorale e rurale, la qualità delle produzioni di formaggi e carni allevati al pascolo, per creare sempre di più economie ed ecosistemi sostenibili che contrastano anche la crisi climatica incombente”.

“Formaggi, mieli, confetture, conserve, birre artigianali e salumi naturali, la Basilicata – ha detto il direttore generale Emilia Piemontese – presenterà le sue eccellenze di nicchia sempre più ricercate dal pubblico dei consumatori. Saranno presenti le aziende lucane: Il Parco Delle Bontà di Forenza; Sapori Mediterranei di Cirigliano; Podolico Reale di Brindisi di Montagna, Azienda Agricola Biologica Il Brigante Lucano di Vaglio di Basilicata, Salumi Don Francesco di Stigliano; Milvus Brewery di Avigliano; Masseria e Socialità Rurale di Potenza; Salumificio Giocoli di Marsicovetere, Birrificio del Vulture di Rionero in Vulture e Agricola Masseria F.lli Vaccaro di Brindisi di Montagna”.

“Grazie al supporto della Regione Basilicata – ha dichiarato Paride Leone, presidente Slow Food Basilicata – e all’attenzione dell’assessore Galella verso i temi proposti, in concordanza di intenti tra Slow Food Basilicata e gli enti partecipanti si è arrivati alla realizzazione di un programma esperienziale, ricco di appuntamenti per immergersi con piacere nella ricchezza della biodiversità.

Tra le più importanti attività in calendario, la presentazione del casieddu di Moliterno, formaggio da latte crudo di capre allevate al pascolo, avvolto in foglie di felce, e del prosciutto di Marsicovetere, entrambi candidati ad essere, grazie al supporto del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, nuovi Presidi Slow Food di Basilicata, accanto al caciocavallo podolico della Basilicata e al pezzente, da scoprire nei laboratori del gusto, insieme al cacioricotta di capra lucana prodotto dell’Arca del Gusto Slow Food

Per valorizzare la biodiversità, presenteremo il progetto di mappatura dei prati stabili di Basilicata, in coerenza con il progetto nazionale di Slow Food Italia, Salviamo i prati stabili. Per il prossimo futuro – ha concluso Paride Leone – puntiamo alla realizzazione di un grande evento sul territorio regionale, aperto a partecipazioni nazionali e internazionali, per valorizzare le nostre eccellenze lattiero casearie meritevoli di un ruolo di primo piano”.

E’ intervenuta Maria Assunta D’Oronzio del Crea che ha sottolineato come il Centro nella sua attività abbia messo al centro dell’agricoltura l’allevamento e la trasformazione . “Stiamo cercando di non perdere le conoscenze e le competenze tramandate nel tempo da generazioni che caratterizzano i prodotti tipici della nostra zootecnia. C’è richiesta di casari. Abbiamo formato 10 giovani, metà donne””.

“Di pari passo con i prodotti tipici viaggiano anche altri aspetti del territorio – ha sottolineato Caterina Salvia (Gal Percorsi) – quali ad esempio l’artigianato sostenuto con diversi progetti. Valorizzando un prodotto si valorizza l’intero territorio”.

E’ intervenuto, infine, Marco De Lorenzo (Parco Gallipoli Cognato). “La manifestazione di Brà – ha sostenuto -si inserisce nel programma Naturarte, che in questi anni ha portato all’esterno le ricchezze della nostra regione per fare conoscere anche la bontà e la genuinità produzioni lucane”.

Alla conferenza hanno partecipato da remoto Massimo Borrelli e Antonio Puzzi (Slow Food Italia), che hanno espresso parole di apprezzamento per il programma di eventi che la Basilicata porterà al Cheese 2023 “tra i più interessanti e completi”.

Sotto i riflettori, nel ricco programma di appuntamenti, laboratori di produzione lattiero-casearia della Scuola del Casaro del CREA, attività esperienziali al suono dei campanacci che segnano il cammino della transumanza raccontata per immagini, degustazioni e assaggi per scoprire le differenze di gusto e sapore dei formaggi d’altura, show cooking, a cura dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi. Sarà presentata una “Gift Box” Basilicata con assaggi di bontà lucane, espressione del gusto e del sapore dei prati lucani, simbolo di difesa e valorizzazione della biodiversità alimentare.

In programma anche l’approfondimento tematico dell’erbario ricco di biodiversità custodito nel Conservatorio Etnobotanico di Castelluccio Superiore.

Il programma per intero è consultabile sul sito www.basilicatatipica.it

Di BasNews

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