di Francesca Pandolfi

Secondo le statistiche ISTAT sembrerebbe che, nel 2022, sulle strade dello stivale siano stati registrati un totale di 1362 incidenti mortali con un totale di 1489 decessi. Tra questi i principali soggetti coinvolti in incidenti tra autovetture o mezzi a due ruote sarebbero rappresentati da pedoni, ciclisti, motociclisti e monopattini, che costituirebbero infatti il 40% delle vittime della strada.

Lo Stato per fortuna non rimane fermo a guardare e lancia il decreto “strade sicure”.

In realtà chi effettivamente se ne occuperà sarà il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sotto la guida del Ministro Matteo Salvini il quale, lo scorso 22 marzo ha presieduto un’importante riunione in tema di sicurezza stradale.

I 4 principali punti che verranno presi in esame e rielaborati saranno il codice della strada, il quale verrà modificato in quanto datato e poco attuale, la cosiddetta “sosta selvaggia” che nella maggior parte dei casi verrà proibita, la guida in stato di ebrezza la quale si cercherà di prevenire aumentando i controlli delle forze dell’ordine, ed infine i monopattini. Regole ferree verranno introdotte per quanto riguarda questi ultimi, si sta già pensando di inserire l’obbligo del casco e della targa per i monopattini, per poter così sanzionare gli autori di eventuali illeciti.

In tutto ciò i principali protagonisti saranno proprio le forze dell’ordine che, attraverso l’incremento di posti di blocco, perquisizioni ed installazioni di telecamere, cercheranno di limitare gli incidenti causati da alcool, droghe e soprattutto mezzi a due ruote.

Nell’indice del programma non si cita però la corruzione, che potrebbe essere il principale motivo del fallimento del piano, diretto si dal MIT… ma praticamente messo in campo dalla pubblica sicurezza.

Di Francesca Pandolfi

fonte:

Di BasNews

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