Nonostante tutto ai giovani che decidono di darsi un futuro non mancano determinazione e di intraprendenza. Fino a pochi mesi fa, per accendere un mutuo le condizioni si presentavano piuttosto vantaggiose. Oggi di fronte ai repentini cambiamenti macroeconomici, dovuti alla guerra in Ucraina e alle crisi di varia natura, il quadro dei tassi di interessi è più complesso. Tuttavia, i trentenni non sembrano impauriti da tale scenario e rincorrono il sogno della casa, magari in una metropoli, come Roma o Milano, dove le opportunità di crescita professionale sono maggiori. E così, seppur in numero ridotto rispetto a un anno fa, continuano a chiedere importi con più alti “Loan To Value”, cioè il rapporto tra l’importo del finanziamento e il valore dell’immobile. Oltre al fatto che i sub36 possono contare su un monte risparmi fisiologicamente inferiore rispetto alle altre fasce d’età, va considerata anche la loro maggior propensione a cercare soluzioni per approvvigionarsi dei fondi necessari all’acquisto della propria abitazione e così utilizzano gli strumenti tecnologici per monitorare l’andamento dei mercati, immobiliare e finanziario, e cercare l’occasione di mutuo migliore. Queste sono le principali evidenze di un’analisi elaborata da “Mutuiamo”, un’applicazione di mutui in Italia, appartenente a un importante gruppo immobiliare, che offre un servizio informativo gratuito a distanza a chi vuole acquistare casa. «In un periodo di scenari meno vantaggiosi che in passato per chi vuole comprare casa, la digitalizzazione consente di essere costantemente informati sul “momento giusto” – commenta Donato Ruberto, co-fondatore di Mutuiamo – lo dimostra l’aumento del 330% di utenti attivi sulla nostra app rispetto all’anno scorso. Sono in particolare i giovani a utilizzare l’online sia per informarsi sia per entrare direttamente in contatto con consulenti e istituti di credito. La crisi, dunque, non li fa desistere e il 61% delle pratiche di mutuo a distanza ha infatti come protagonista coloro al di sotto dei 36 anni».
Cosa cercano i giovani. Potendo contare su risparmi inferiori rispetto a chi ha più anni di lavoro e accumulo di capitale, i giovani sono quelli che, secondo la rilevazione di Mutuiamo, richiedono gli importi di finanziamento maggiori. Il “Loan To Value” sfiora infatti l’83% contro il 79% di chi ha un’età compresa fra 36 e 55 anni e il 71% degli ultra55. In poco più di un anno però gli effetti delle nuove congiunture economiche si fanno sentire e l’importo medio erogato ai più giovani è sceso dell’11%, passando dai 129mila euro del 2022, agli attuali 115mila. In questo modo le cifre ottenute dai sub36 si avvicinano a quelle di chi ha un’età maggiore, ma rimangono comunque superiori del 4,5% rispetto alla media di 110mila euro di chi ha fra i 36 e i 55 anni.
Differenze territoriali. In questa fase di rallentamento, è interessante notare come il Sud e le isole reggano meglio il contraccolpo rispetto alle altre zone del Paese, passando in un anno dal rappresentare circa il 15% delle stipule di mutuo a pesare per un quarto del totale oggi. Questo grazie ai prezzi degli immobili che in queste aree, a differenza di quanto è successo nel resto d’Italia, non sono stati interessati da particolari rialzi. Il Nord invece, pur rimanendo l’area in cui si erogano più mutui, nello stesso periodo vede la sua incidenza diminuire dal 61% al 53% sul totale nazionale.
I giovani scelgono le metropoli. Sul gradino più alto del podio delle province dove i sub36 acquistano casa grazie al mutuo si trovano Roma e Milano, che catalizzano ciascuna poco più del 10% delle erogazioni totali. Completa il podio Torino con un 6%. Al quarto posto, per vivere non troppo lontano da Milano, si trova l’area di Monza e Brianza, al 2,7%, e in quinta posizione l’altra preferita da sempre dei giovani, Bologna al 2,2%. «Oggi chi trova una casa e vuole comprarla ha molta fretta di accelerare sulle pratiche di finanziamento, spesso per assicurarsi il miglior prodotto creditizio sul mercato per timore di nuovi rialzi, già peraltro annunciati, dei tassi – sottolinea Ruberto – l’andamento è destinato ad accelerare ulteriormente ed è per questo che siamo convinti che offrire soluzioni digitali, veloci, a portata di Spid e smartphone, sia la soluzione vincente per il mercato dei mutui».
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