di Giuseppe Picciano

Anche i rifiuti tessili in circolazione sono molti: secondo l’ultimo rapporto pubblicato da McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale delle maggiori aziende operanti nei principali settori finanziari e industriali, intitolato “Ridurre il riciclaggio dei tessuti in Europa: trasformare i rifiuti in valore”, ogni cittadino europeo produce più di 15 kg di rifiuti tessili in un anno e questi hanno come destinazione finale prevalentemente la discarica o l’inceneritore.

Per questo, il consorzio Ecotessili, che raduna produttori, importatori e distributori, aumenta le adesioni e annuncia un’iniziativa in autunno per avviare la raccolta dei prodotti tessili. Darà vita a un progetto pilota di raccolta che vedrà il coinvolgimento di importanti realtà già oggi impegnate nella gestione dei prodotti tessili dismessi, iniziativa che andrà a inserirsi nelle azioni per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), in programma dal 19 al 27 novembre e dedicata proprio ai rifiuti tessili.

«In attesa del quadro operativo di riferimento, il consorzio si sta attivando per individuare delle modalità di raccolta dei tessili che possano essere efficienti ma soprattutto efficaci», annuncia il direttore generale di Ecotessili, Giancarlo Dezio. «Di fatto, il primo passo per una gestione corretta di queste tipologie di prodotti dismessi, per impostare una raccolta che sia capillare e di qualità. In collaborazione con alcuni importanti partner, stiamo lavorando su un progetto pilota che possa tracciare un percorso in questo nuovo sistema di raccolta, riutilizzo, riciclo».

Attualmente il consorzio sta registrando un importante incremento dei propri affiliati. «È il segno tangibile dell’attenzione che c’è da parte delle aziende del settore al tema della corretta gestione dei rifiuti», osserva il direttore generale di Ecotessili. «È un’attenzione che non risponde solamente all’obbligo normativo che affida a produttori e distributori la responsabilità della gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti, ma è indice di una crescente sensibilità nei confronti dei temi ambientali, in un contesto di reale transizione ecologica».

Ecotessili, consorzio nato per la gestione del fine vita dei prodotti tessili, promosso da Federdistribuzione e da importanti insegne aderenti alla Federazione della distribuzione moderna e costituito nell’ambito del Sistema Ecolight – al quale fanno riferimento anche i consorzi Ecolight (per la gestione dei RAEE e delle pile), Ecopolietilene (per la gestione dei rifiuti da beni in polietilene), Ecoremat (per la gestione di materassi e imbottiti a fine vita) e la società operativa Ecolight Servizi – si pone in prima linea in questa nuova sfida, con l’obiettivo di mettere in campo modalità di raccolta di questi prodotti che garantiscano la tracciabilità e la circolarità ambientalecon la massima efficienza possibile.

Fonte:

Di BasNews

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