Matera . – Il 20 luglio 2023, al Tower Art Museum di Matera, sarà presentata la silloge poetica Attesa del passato, del poeta Emilio Lastrucci, edita da Pensa Multimedia, in concomitanza con l’avvio della mostra fotografica di Cristina Consoli. Questa esporrà alcune serie di scatti che si accordano con i versi del poeta, generando una integrazione espressiva di forte impatto estetico-emotivo sui fruitori. La partecipazione all’evento riveste, infatti, un carattere immersivo, il quale rende la partecipazione diretta estremamente coinvolgente.

Gli scatti d’Autore proposti da Cristina Consoli hanno per soggetto situazioni ed ambientazioni evocate nei versi che compongono la raccolta di componimenti lirici. Paesaggi, luoghi, contesti, eventi, volti, ritratti, rituali, tradizioni, storie, richiamati e rivissuti attraverso un’integrazione di linguaggi finalizzata a promuovere un’esperienza di immersione emozionale, multipercettiva e sinestesica, fra immagini, melodie, voci e parole. Non si tratta quindi di una passerella di letture e di autori/lettori, come avviene solitamente in un reading poetico. L’evento sarà concentrato sulla produzione più recente del poeta Emilio Lastrucci, docente universitario di chiarissima fama e poeta di massimo valore e notorietà, attestati dalla critica e dal vasto pubblico, nonché da riconoscimenti prestigiosi consolidatisi nel tempo a livello nazionale e internazionale.

L’incontro sarà coordinato da Lucia Summa. Dialogherà con l’autore, approfondendo alcuni aspetti della sua poetica, Onofrio Arpino. Laura Arleo e Daniela Lupi declameranno alcune delle poesie che compongono la silloge e Maria Antonietta Silletti elaborerà sottofondi musicali con la chitarra acustica.

L’ingresso è gratuito e si svolge in una location importante come il Tower Art Museum, museo di arte contemporanea e centro di produzione artistica e culturale sito in Via Domenico Ridola, 13, nel cuore del centro storico di Matera. Un museo d’arte contemporanea che si propone come luogo di incontro e sperimentazione e che permette ad una platea eterogenea di fruire con continuità delle dinamiche culturali locali, in modo da innescare processi creativi/fruitivi virtuosi  con la conseguente produzione di esternalità positive per le comunità che agiscono sul territorio.

In anteprima, di seguito, un componimento inserito nella raccolta Attesa del passato di Emilio Lastrucci.

VIII. (da Attesa del passato, variante 2023 Emilio Lastrucci)

Ci sono parole soavi

che elevano il cuore all’azzurro,

come falchi che planano in caccia

sulle radure silenti:

mare, primavera, sogno,

libertà, nascita, vita.

Ci sono parole

che scuotono

e risvegliano il terrore del vivere

sopito nell’animo,

disvelano voragini oscure:

terremoto, prigione, violenza,

guerra, metastasi, morte.

C’è poi una parola che abbraccia

ambedue quelle sfere,

accompagna l’estasi e il pianto,

ora è roccia, ora è cenere,

oggi è nettare, domani è veleno,

prima stilla da pura sorgiva,

quindi stagna in fangosi acquitrini,

la parola che tutto comprende

ed illumina: amore.

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