L’INTERVISTA

Loide Fasano, prolifica curatrice di svariati progetti culturali e spirituali, è cofondatrice della chiesa evangelica “Remaggiore”, situata a Venosa. Coordina, con passione ed entusiasmo, le tante iniziative incentrate sulla preghiera, con suo marito Pietro Petaccia.
È cantante e autrice di molti brani musicali cristiani, cantati anche in svariate chiese d’Italia. Avendo frequentato corsi approfonditi di formazione, mirati ad acquisire le competenze per poter approcciarsi a bambini e ragazzi, organizza anche svariati eventi di spettacolo e intrattenimento. Attualmente, frequenta un master di formazione di secondo livello, presso un’accademia di counseling, ad orientamento cristiano.
Si occupa, da molti anni, di consulenze cristiane rivolte a persone in difficoltà. Il suo ultimo libro, intitolato “Le mie amiche di preghiera”, è una raccolta di intense riflessioni, tenutesi nella chiesa Remaggiore- durante le riunioni per donne- dall’anno 2010 al 2020: un percorso spirituale molto profondo, nato dal desiderio di vedere la donna pienamente realizzata nella chiesa e nella società.
In questi incontri, Loide Fasano si è presa cura delle donne, esortandole a credere nelle loro potenzialità, attraverso esempi, testimonianze, mostrando loro come sia possibile avvicinarsi a Dio per ricevere conforto, cura, protezione. Con il libro “Le mie amiche di preghiera”, l’autrice vuole proiettare ai lettori lo stesso messaggio che ha avvertito dentro di sé, in un momento di crisi profonda: “Non arrenderti proprio ora, Dio ha un piano speciale per te”.

Quando ti sei resa conto che la fede avrebbe potuto cambiare radicalmente la tua vita?

Avevo circa tredici anni: una sera, mentre leggevo la Bibbia, fui toccata, profondamente, dalle parole del Salmo 23: “Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca”. In quel momento, chiesi a Dio di diventare il mio Pastore, colui che si sarebbe preso cura di me. Mi sono ricordata del sacrificio offerto da Gesù sulla croce per salvarmi. Mi sono inginocchiata, e ho chiesto a Gesù di entrare nel mio cuore, di perdonare i miei peccati, e di avere con Lui una vera relazione. In quel momento, ho realizzato l’esperienza della “nuova nascita” che viene descritta nel Vangelo di Giovanni, capitolo 3.
Da quel momento, la fede in Dio ha cambiato radicalmente la mia vita.
Non si tratta di una semplice esperienza, ma di un cambiamento di vita, in rapporto e in ubbidienza alla parola di Dio.

Quanto è importante l’aggregazione sociale per accrescere la propria spiritualità?

È fondamentale vivere e condividere la propria fede con chi ci circonda. È importante vivere la chiesa come forma di aggregazione perché è Gesù Cristo che ha stabilito questo per i suoi figli.
Lui stesso, nel periodo che ha vissuto sulla terra, si è circondato di amici, con cui ha vissuto e condiviso le sue esperienze. Insieme si condivide, ci si forma, si cresce, si portano reciprocamente i pesi.
Insieme si gioisce, si piange, e, se uno cade, ci sarà l’altro che potrà rialzarlo; insieme si prega: “pregate gli uni per gli altri; Giacomo 5:16”. E, tutto questo, accresce la fede. La solitudine fa male: non fa parte di ciò che Dio ha previsto per l’uomo. C’è chi farebbe di tutto per isolarci, ma l’unione e la fratellanza non lo permetteranno mai.

Il tuo libro si focalizza su riflessioni bibliche personali, e su storie vere. Quale riflessione ti ha coinvolto maggiormente, e ha impattato sulla vita delle donne che hai incrociato nel tuo cammino?

Ogni riflessione ha avuto un impatto forte, prima su me stessa mentre le preparavo, e poi sulle donne mentre le condividevo. Ho trasmesso alle mie “amiche di preghiera” storie bibliche, e racconti di vita vissuta. Verso la fine di ogni confronto, incrociando i loro sguardi, spesso vedevo occhi pieni di lacrime e, nello stesso tempo, volti gioiosi per aver ricevuto un conforto e un aiuto importante. Nel capitolo “Sono figlia del Dio vivente, il cui nome è Gesù”, c’è la storia di Dimitri, un servo di Dio, arrestato e torturato per le proprie attività religiose: è una storia che riporto integralmente perché di grande incoraggiamento, ha portato trasformazioni radicali nei pensieri, nelle azioni quotidiane. Ci sono, inoltre, riflessioni su donne della bibbia e tanto altro.

Non arrenderti proprio ora. Dio ha un piano speciale per te”. Un’esortazione che hai sentito dentro di te in un momento di grande difficoltà: come ne sei uscita?

È stato un periodo della mia vita molto difficile, in cui avevo pensieri di forte scoraggiamento. Una sera, mentre ero in lacrime, e chiedevo a Dio di rivelarsi e farmi comprendere il suo piano per la mia vita, per la mia famiglia. Ho sentito, nel mio cuore, parole incoraggianti: “Loide, non arrenderti proprio ora: io ho un piano speciale per te, ti benedirò ancora, io sono risorto anche per te”. Io ho creduto a quelle parole, e da quel momento tutto è cambiato. Lo scoraggiamento è scemato, e, gradualmente, si sono avverate tante promesse e benedizioni di Dio, per me e la mia famiglia. Tra queste benedizioni vi è anche il libro “Le mie amiche di preghiera”. È nata anche una canzone da questa esperienza molto intima e personale, intitolata “Non arrenderti mai!”.

Quale messaggio vuoi lanciare a tutti coloro che si sentono avvolti dallo scoraggiamento?

C’è una speranza, e un avvenire, per chiunque invoca il nome di Gesù. Io l’ho invocato, Lui mi ha risposto, e può farlo con molte altre persone. Ritengo che sia importante leggere la Bibbia, credere alle promesse di Dio per gli esseri umani, così come nella morte e resurrezione di Gesù. È importante chiedere perdono per i propri peccati, e lasciare entrare Gesù Cristo nel proprio cuore, ristabilire una relazione quotidiana con Lui e aspettare le sue risposte. Vi sono tanti versi, e promesse, nella parola di Dio, ma ne cito solo due: Romani capitolo 10 verso 13: “Infatti, chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”, e Giovanni 3:16: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”. La mia scelta è stata questa, e non mi sono pentita un solo giorno di aver scelto Gesù.

Carmen Piccirillo

Di BasNews

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