Doppio appuntamento a Matera e Potenza per i concerti che saranno preceduti dalla presentazione del volume di Sandy Tolan “Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile”, a cura di AssoPacePalestina. 

A Potenza interverrà Moni Ovadia 

Teatro Comunale Guerrieri, Matera, domenica 18 settembre ore 20 

Auditorium del Conservatorio, Potenza, lunedì 19 settembre ore 20 

Ingresso libero 

Dopo i primi concerti che hanno registrato grande entusiasmo da parte del pubblico, il Festival Duni prosegue la sua programmazione con Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna, protagonisti di un doppio appuntamento il 18 settembre a Matera al Teatro Comunale Guerrieri e il 19 settembre a Potenza all’Auditorium del Conservatorio; a quest’ultimo parteciperà anche il regista Moni Ovadia. I due concerti, alle ore 20 e ad ingresso libero, saranno preceduti dalla presentazione del volume di Sandy Tolan “Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile”, a cura di AssoPacePalestina. 

Ramzi Aburedwan venne immortalato da un fotoreporter in uno scatto che lo ritraeva, a 8 anni, nell’atto di lanciare pietre contro i militari israeliani. In breve tempo sarà lo stesso Aburedwan che ideerà il motto “violini al posto di pietre”: sono i progetti di pace che utilizzano la musica a fargli cambiare il punto di vista, che sostituisce lo scontro con il dialogo. Aburedwan suona con Claudio Abbado, nella East-West Diwan Orchestra fondata da Daniel Barenboim – compagine composta da musicisti sia palestinesi che israeliani – e crea Al Kamandjati (letteralmente “Il piccolo violinista”), scuola di musica che da Ramallah si sta estendendo ai campi profughi ed altri centri della Palestina e del Libano, con l’intento di portare i bambini palestinesi a fare musica. 

La scelta politica di Aburedwan è ben raccontata nel libro del giornalista americano Sandy Tolan Il potere della musica. Figli delle pietre in una terra difficile, tradotto in italiano grazie ad AssoPacePalestina e che sarà presentato durate i due concerti. Alla presentazione del 19 settembre a Potenza, omaggio del Festival Duni al 40° anno della fondazione dell’Università della Basilicata, sarà presente anche Moni Ovadia. 

Durante il concerto Dialoghi mediterraneo tra musica e resistenza, Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna eseguiranno brani vocali e danze della tradizione araba mediterranea e palestinese, con voci e strumenti orientali e arrangiamenti di tipo improvvisativo jazzistico contemporaneo 

Il prossimo appuntamento con il Festival Duni sarà all’Auditorium del Conservatorio di Matera con il primo concerto ella rassegna L’antico contemporaneo e vedrà, giovedì 29 settembre alle ore 20, l’Orchestra Sinfonica di Matera diretta da Pietro Mianiti e Francesco Nicolsi al pianoforte, eseguire musiche di Paisiello e di Mozart. I biglietti avranno un costo di 10 euro per l’intero e di 5 euro per il ridotto studenti. 

Ramzi Aburedwan 

Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna – dal nome della tipica musica di festa palestinese – cantano e suonano la vita quotidiana in Palestina. Il loro repertorio si estende dall’Egitto all’Andalusia passando per la musica tradizionale del Medioriente. Con influenze classiche e barocche, il gruppo offre un métissage di confluenze tra la musica orientale e quella occidentale con accenti jazzistici. Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna ci fanno entrare in questi universi, nella loro musica, nella loro poesia e tradizioni. Ci fanno viaggiare al suono degli strumenti tipicamente arabi come il bouzouki, l’oud, le percussioni orientali, accompagnati dalla viola e dalla fisarmonica. Il loro repertorio è costituito da brani strumentali e vocali su poesie che ci conducono alle porte dell’Oriente. Ramzi Aburedwan e l’Ensemble Dal’Ouna sono anche una storia d’incontri, di condivisione, un legame sensibile che unisce oltre le frontiere, un messaggio portatore di speranza. 

Di BasNews

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