di Massimo Spread

Tra gas ed energia elettrica i rincari delle bollette costeranno nel 2024 circa mille euro a nucleo familiare. A dare la deprimente notizia, proprio ora che l’inflazione sembrava tornata sotto controllo e gli interventi del governo sul cuneo fiscale cominciavano a dare sollievo alle famiglie a basso reddito, ecco la doccia gelata dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori.

Il centro studi ha calcolato che quest’anno gli aumenti si assesteranno su un +7,6% per il gas e al +8,5% per l’energia elettrica; aumenti cui vanno aggiunti la fine dell’Iva ridotta al 5% per il consumo di metano usato per usi civili e industriali e la temuta chiusura del mercato tutelato.

Nel commentare i dati la nota di Federconsumatori non è tenera con l’esecutivo: “il Governo sta smantellando, prematuramente ed irragionevolmente, tutti i sostegni alle famiglie in campo energetico, mentre la povertà energetica nel nostro Paese aumenta (tale fenomeno interessa circa 5,5 milioni di persone in Italia secondo gli ultimi dati). Anche i costi aumentano. Non dimentichiamo, infatti, che oltre alla riduzione dei sostegni per gli utenti che non rientrano nella categoria dei vulnerabili si abbatterà la tegola dell’abolizione del mercato tutelato, che costa mediamente il +11% per le offerte del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso”.

Il problema è che Palazzo Chigi ha già destinato i due terzi delle risorse dalla Finanziaria agli aiuti alle famiglie meno abbienti, spostandoli dai sostegni sulle bollette (come fatto nella Manovra dello scorso anno) ai sostegni agli stipendi tramite la diminuzione del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef, che riducono la disuguaglianza sostenendo proprio i cittadini meno abbienti.

Considerazioni che non sembrano impressionare Federconsumatori, che si appella al governo “affinché mantenga le tutele almeno per il 2024. Eliminarle è inconcepibile: si tratta di strategia poco lungimirante e del tutto controproducente, che rischia di riportare le famiglie ad ulteriori rinunce e sacrifici, con gravi ripercussioni sull’andamento della domanda interna”.

Parole sensate, se non fosse che per finanziare questi interventi servirebbe un’altra Manovra, e davvero non si capisce dove si possano trovare i soldi necessari. Tanto più che lo Stato italiano sarà impegnato nei prossimi anni a pagare l’enorme esborso del Superbonus (definito dal ministro Giorgetti una vera e propria “allucinazione collettiva”), costato ben 130 miliardi alle casse pubbliche, ovvero a tutti noi contribuenti. Si fosse evitato di regalar soldi per rifare le facciate del 3-4 per cento degli immobili italiani allora sì, forse avremmo avuto anche i soldi per ripianare gli aumenti del costo delle bollette.

fonte:

Di BasNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.