Ci hanno pensato i civili israeliani a smascherate il teatro kabuki messo in piedi dall’informazione di Tel Aviv e dell’intero Occidente. Le riprese fatte da migliaia di telefonini mostrano i missili iraniani che colpiscono senza che l’Iron Dome o i sistemi americani Patriot e Thaad riescano ad intercettarli. Anzi a dire la verità proprio uno di questi sistemi posto a difesa del “Pentagono israeliano”, ora diroccato, è andato distrutto da un missile di Teheran. Per giunta è arrivata la conferma dell’ abbattimento di due F35, notoriamente invisibili ai ciechi, e della cattura di una pilotessa eiettatasi prima della distruzione del caccia. Così l’euforia per la guerra santa o meglio demoniaca si è rapidamente spenta, tanto più che il successo, sia pure nel contesto della guerra terroristica voluta da Netanyahu, è stato dovuto in gran parte a un attacco informatico nelle prime ore di venerdì mattina che ha disattivato il sistema di difesa aerea iraniano. Tuttavia anche qui cattive notizie: gli occidentali pensavano che questo avrebbe messo fuori uso le capacità di difesa e di attacco per diversi giorni, consentendo probabilmente un secondo raid e impedendo la reazione dell’Iran, ma in realtà i sistemi sono stati ripristinati in appena 10 ore.

Questo ci dice, anche se all’insaputa della parte più intellettualmente mediocre e apatica degli occidentali, che Usa e Israele hanno gravemente sottovalutato le capacità dell’Iran e adesso si trovano con una bella patata bollente fra le mani. Tanto che Netanyahu dal suo bunker a Cipro, ora supplica apertamente gli Usa di unirsi alla lotta contro l’Iran. Ma anche al di là delle intenzioni esistono pure delle limitazioni: la produzione missilistica americana consiste in meno di 200 missili intercettori di vario tipo l’anno e quindi gli Usa non possono rifornire adeguatamente sia Israele che l’Ucraina a meno di non volersi volontariamente disarmare: così si trovano dentro la palude in cui Trump è entrato senza nemmeno accorgersene, tutto preso dalla sua vanagloria, E in effetti pare che alcuni lotti di armamenti siano stati dirottati da Kiev a Israele per la gioia di Zelensky. Ma in generale è vergognoso il tentativo di crocifiggere l’Iran che non ha la bomba da parte di un Paese che invece ce l’ha e non lo dice. È molto peggio della provetta brandita da Colin Powell per dimostrare che Saddam aveva le armi di distruzione di massa: qui palesemente si chiede che un Paese non le debba avere e si fa la guerra preventiva.

Del resto la qualità della politica occidentale è crollata a livelli inimmaginabili sia dal punto di vista intellettuale che morale e purtroppo Trump fa una figura ancora peggiore di Netanyahu, visto che ha fatto finta di impegnarsi per la pace, mentre preparava l’attacco per poi addirittura attribuirsi tutto tronfio il merito dell’azione. Un comportamento che non saprei definire meglio di quanto non abbia fatto Scott Ritter, perseguitato da decenni in Usa solo perché, nella sua qualità di capo degli ispettori Onu in Iraq, denunciò il fatto che le armi di distruzione di massa non esistevano: “Ho votato per lui perché l’alternativa era votare per un conflitto diretto con la Russia. Ero ben consapevole dei suoi numerosi difetti. Speravo che si dimostrasse la metà dell’uomo che diceva di essere durante la campagna elettorale. Volevo che avesse successo. Gli ho concesso il beneficio del dubbio per i suoi primi 100 giorni. Ma ora è chiarissimo: non è un uomo saggio che cerca la pace, ma un bisbetico cretino e corrotto che permette al suo narcisismo di dettare esiti che tendono a generare conflitti, non a risolverli. È anche un uomo fondamentalmente debole, un codardo morale e intellettuale che si arrenderà di fronte a una forza e una determinazione autentiche. Ecco perché la Russia vincerà in Ucraina. La Cina vincerà sul piano commerciale. E l’Iran vincerà contro Israele”.

Del resto il declino si nutre di questi personaggi, che forse farebbero la loro figura in un circo, ma che hanno perso completamente il senso delle cose. Adesso qualunque cosa dica o faccia Trump non sarà creduto anche nella remota ipotesi che dica qualcosa di serio. È in realtà già il prodotto di una sconfitta storica dell’impero e si sta impegnando a fondo perché il crollo di potere e credibilità sia più rapido.

fonte:

Di basnews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.