Questa mattina la Fim Cisl ha presentato i dati sui volumi produttivi degli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis. Nei primi tre mesi del 2022 la produzione è in calo 13,5% rispetto al 2021. Nello specifico sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 180.174 unità contro le 208.242 del 2021. La produzione di autovetture, pari a 123.484, segna un -2,6%, mentre quello relativo ai veicoli commerciali segna una pesante riduzione del 30,4% in termini di volumi pari a 24.790 veicoli commerciali.

L’effetto è in gran parte riconducibile allo stop nelle produzioni determinato dalla mancanza dei semiconduttori. Sui fermi produttivi hanno poi inciso, anche se in minima parte, anche le difficoltà causate dal fermo dei trasporti. Il 2022 potrebbe essere il quinto anno consecutivo di flessione delle produzioni Stellantis in Italia.

Per quanto riguarda il comparto auto, il crollo più pesante è quello di Melfi, con -22,4% rispetto al 2021 (-14.116 unità). Delle quasi 50.000 auto prodotte nello stabilimento lucano – specifica la Fim – il 22% è rappresentato da 500X, il resto è suddiviso in parti uguali tra Jeep Compass e Jeep Renegade. Se la tendenza venisse confermata anche nei prossimi trimestri, nello fabbrica di Melfi non si raggiungerebbe la produzione registrata nel 2021, attestandosi a meno della metà delle produzioni fatte nel 2016 dopo il lancio di Renegade e 500X.

Secondo la Fim Cisl il blocco causato dai semiconduttori crea un tonfo maggiore negli stabilimenti più produttivi, come Melfi che per molti anni ha prodotto la metà delle autovetture di Fca. Oggi lo stabilimento lucano continua comunque a rappresentare un significativo 40% del totale delle autovetture prodotte da Stellantis nel nostro paese.

I fermi produttivi generati dalla mancanza dei semiconduttori hanno pesato enormemente sullo stabilimento, con circa 30 giornate di fermo produttivo gestite con la Cigo e lo stop ai 17 turni che erano stati attuati in parte. La mancata partenza dei 20 turni preventivati inizialmente per il 1° marzo e la discesa a 15 turni hanno determinato un contraccolpo occupazionale di circa 1.500 lavoratori.

Per evitare ripercussioni negative, si è dovuti intervenire con vari strumenti: trasferte infra-gruppo e incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria, la stipula di un nuovo contratto di solidarietà dal 4 aprile al 7 agosto 2022. Per il sindacato da agosto 2022 saranno necessari altri ammortizzatori sociali straordinari per accompagnare la transizione dello stabilimento di Melfi verso la produzione dei quattro nuovi modelli multibrand completamente elettrici, sulla piattaforma Bev Stla Medium, confermati a partire dal 2024 anche nel piano Stellantis.

Di BasNews

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