di Antonio Baldinetti
Una interessante serata tra musica, riflessioni, natura, poesie, quella che ha visto protagonista e mattatore Maurizio Picariello, voluta e attuata al meglio dall’associazione culturale – no profit “Engel von Bergeiche”. In attesa della finale del premio letterario che porta il nome del grande Angelo Calderone, indimenticato poeta nativo di Ruvo, e dopo il successo del reading poetico dello scorso 4 maggio, l’attività del gruppo che poggia sul lavoro di Concetta Liuzzo e Rossella Calderone, col supporto fondamentale di Diego Vaira e una serie di soci sempre pronti nel dare lustro a ciò che è cultura nel nome dell’attivo poeta nei suoi anni tedeschi, ha fatto ancora centro. Con Antonio Petrino alla conduzione, la regia curata da Marco Marmora, l’intervento di livello di Anna Competiello, poesie tratte dagli scritti di Angelo Calderone a dar il via a questa serata al Centro Visioni Urbane di Rionero, ha avuto una sorta di percorso, tra ieri e oggi, fede e storia, con alcuni brani cult della tradizione musicale a far da filo conduttore del “poeta urbano” di Avellino ed al dialogo col pubblico. E poi i suoi libri e citazioni dagli stessi, voglia di poter stemperare la tensione del vivere di oggi a costringere un po’ tutti ad ammalarsi per il non saper ormai più ascoltare il cuore e una natura che finisce col ribellarsi perché non la viviamo più, perché l’uomo punta all’ambiente ed il tutto ci rende peggiori, meno sensibili e più esseri che si ritirano in sé stessi e vedono peggiorare tutto intorno a noi. Tanti e di livello gli spunti di riflessione, interazioni, brani a dir storici, da Bennato a Dalla, dai mitici Eagles a Bob Marley, Pino Daniele, a un romantico Fabio Concato, per ricordare a tutti, presenti, assenti, chi legge i suoi libri, coloro che ascoltano i suoi CD, di tornare a ragionare di nuovo di cuore, ad ascoltare quello che da lì arriva che poi finisce col concretizzarsi in una parola, Amore! Lo ha ricordato spesso, nella serata, in un “viaggio di un poeta” e cantautore moderno, il cantastorie che un tempo avrebbe coinvolto il popolo sui temi del momento che, ormai sempre spesso, molti di noi dimentichiamo, e le conseguenze di ciò sono evidenti.. Grazie, grande Maurizio.