Non si è fatta attendere la replica di Pechino in merito ad un articolo pubblicato dal quotidiano americano The Wall Street Journal ieri, dove si afferma che tre ricercatori del Wuhan Institute of Virology hanno cercato cure ospedaliere nel novembre 2019 – prima che la Cina rivelasse l’esistenza di covid -19.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, durante un briefing con la stampa, oggi, ha ricordato che “l’Istituto di virologia di Wuhan dell’Accademia cinese delle scienze ha rilasciato una dichiarazione il 23 marzo. Secondo la dichiarazione, l’Istituto di virologia di Wuhan non era stato esposto al Covid-19 prima del 30 dicembre 2019 , e finora è stato mantenuto un record di ‘infezione zero’ tra il personale e gli studenti laureati.”

“Questo gennaio – ha aggiunto Lijian –  la missione congiunta Cina-OMS ha effettuato viaggi sul campo presso istituzioni tra cui il Centro provinciale per il controllo delle malattie di Hubei, il Centro per il controllo delle malattie di Wuhan e l’Istituto di virologia di Wuhan, e ha visitato laboratori di biosicurezza e ha avuto scambi approfonditi e sinceri con esperti”

Inoltre, ha ricordato il portavoce ” Attraverso questi viaggi sul campo e visite approfondite, i membri della missione hanno concordato all’unanimità che l’accusa di fuga di notizie dal laboratorio è estremamente improbabile.”

Lijian ha ribadito che “Il membro della missione congiunta Peter Daszak ha dichiarato durante un’intervista con i media americani di essere stato in grado di avere scambi approfonditi con autorevoli esperti dell’Istituto di virologia di Wuhan con un livello di apertura che nemmeno lui aveva previsto, quando l’affermazione della fuga da un laboratorio sono state politicizzate su scala globale. Gli esperti si sono recati in ogni luogo che hanno chiesto di vedere e hanno incontrato tutti quelli che volevano incontrare.”

Gli Stati Uniti vogliono distogliere l’attenzione

Il portavoce di Pechino ha affermato che “ci sono sempre più rapporti sul virus e sulla pandemia di COVID-19 avvistati in vari luoghi del mondo all’inizio della seconda metà del 2019 e la comunità internazionale è molto preoccupata per le domande intorno al laboratorio biologico di Fort Detrick e le reali intenzioni dell’istituzione da parte degli Stati Uniti di oltre 200 bio-laboratori all’estero.”

Tra l’altro il rappresentante cinese ha posto a domanda: Qual è il vero scopo per gli Stati Uniti di continuare a riprodurre la cosiddetta “teoria delle fughe di laboratorio”? Si preoccupa davvero della tracciabilità dell’origine del virus o vuole solo distogliere l’attenzione?”

Ha poi concluso: “Ci auguriamo che i servizi competenti negli Stati Uniti facciano un chiarimento e lo spieghino al mondo il prima possibile. Ci auguriamo che le parti interessate seguano l’esempio della Cina, assumano un atteggiamento scientifico e cooperativo, lavorino con l’OMS sul tracciamento dell’origine.”

fonte: l’antidiplomatico – https://www.lantidiplomatico.it

Di BasNews

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