per la diagnosi dei tumori cutanei e le neoformazioni pigmentate. Lo strumento fa parte delle più innovative metodiche di diagnostica dermatologica non invasiva ed evita il ricorso alla biopsia cutanea

Rionero in Vulture 15/11/2022 – Attivo nella Uoc di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Irccs Crob il nuovo microscopio confocale per lo studio dei tumori cutanei e le neoformazioni pigmentate acquistato con delibera n°286. Lo strumento, di ultimissima generazione, fa parte delle più innovative metodiche di diagnostica dermatologica non invasiva e consente di eseguire una valutazione diretta e in tempo reale, senza la necessità eseguire una biopsia cutanea che vada ad incidere la pelle. L’osservazione della parte interessata avviene tramite una sonda che si appoggia direttamente sulla pelle e scannerizza immediatamente le lesioni cutanee. “La tecnica è ripetibile e indolore” spiega la responsabile dell’ambulatorio di dermatologia oncologica del Crob dott.ssa Caterina Manzella che prosegue “può essere effettuata in soggetti di qualsiasi età ed è priva di effetti collaterali. I progressi tecnologici hanno portato ad importanti traguardi nel campo della diagnostica medica e la microscopia confocale insieme alla dermoscopia o epiluminescenza, detta anche mappatura dei nei, consente di diagnosticare precocemente e in soli 10 minuti i tumori della pelle”. Il vantaggio è quello di intervenire solo se necessario e non in via preventiva in caso di sospetto tumore della cute, inoltre consente di decidere con maggior sicurezza quando togliere o meno un neo o una lesione sospetta, risparmiando i tessuti sani peri-neoplastici. “L’acquisto del microscopio confocale si inserisce in un’ottica di sviluppo futuro della Skin Cancer Unit, ovvero, unità per il trattamento integrato delle neoplasie a localizzazione cutanea comprese quelle pigmentate, nell’Unità operativa complessa di Chirurgia Plastica del Crob” spiega il direttore della Chirurgia Plastica del Crob dott. Tommaso Fabrizio che aggiunge “Questo microscopio è l’unico presente sul territorio regionale ed è uno dei pochi presenti al Sud e grazie al suo utilizzo potremo fornire diagnosi sempre più precise per le neoplasie a localizzazione cutanea”. Il microscopio è operativo nell’ambulatorio di dermatologia oncologica “ma a breve verrà attivato un ambulatorio dedicato esclusivamente alle visite di microscopia confocale per la diagnosi e la prevenzione di neoplasie cutanee maligne come il melanoma, la lentigo maligna o i nevi melanocitari” conclude il dott. Fabrizio. L’assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, ha evidenziato con soddisfazione, l’importanza del globale rinnovamento tecnologico in corso all’interno dell’Istituto di Ricerca del Vulture, “un obiettivo in costate accrescimento che porterà ad ulteriori miglioramenti nei servizi offerti dalla struttura che ogni anno effettua decine di migliaia di procedure diagnostiche, spesso salvavita; stare al passo con l’evoluzione tecnologica e di questa, dotare le nostre strutture sanitarie, è da considerarsi, insieme alla specializzazione dei medici e degli operatori sanitari, la via maestra per garantire a tutti i cittadini, l’accesso alle cure migliori, come previsto dalla Costituzione”.

Di BasNews

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