di Redazione

Monticchio è al cospetto di un contesto dai contorni abbastanza realistici, ma che stentano a divenire attualità.
Pertanto, non basta conoscere ed evidenziarne i fattori sociali e ambientali per poterlo migliorare e cambiare, ma occorre attualizzarlo, nel senso di favorire le novità che dovranno sostituire il vecchio stato di dannose pratiche.
A tal fine è importante l’uso del “Tavolo di Concertazione” strumento attuativo programmatico istituzionale guidato dall’Ente regione, in linea con il modello di sviluppo articolato e complesso caratterizzato da una matrice unitaria fortemente ancorata da un lato, alle specificità territoriali locali e alle risorse endogene e, dall’altro, ad una serie di fattori esogeni (quali i mutati scenari economici nazionali e internazionali, le nuove tendenze sociali) destinati ad esercitare un rilevante condizionamento evitando di affrontare i problemi reali in modo scollegato, saltuario e spesso in conflitto tra loro i cui risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti.

La normativa urbanistica vigente prevede per alcuni manufatti l’obbligo della delocalizzazione in altro sito, così come stabilito dal piano particolareggiato redatto dai Comuni di Atella e Rionero in Vulture, approvato con decreto regionale del 2006.

Si spera che le delocalizzazioni previste, alcune attuate, altre da realizzarsi, siano effettuate nel rispetto di tutte le procedure e le relative autorizzazioni degli Enti preposti.

Visto che l’area in questione è inserita nel Parco regionale del Vulture e ricadente in riserva e area protetta, si spera, altresì, sempre in merito a dette delocalizzazioni, nella salvaguardia, durante le rimozioni dei manufatti, degli habitat naturalistici, preservando, quindi, il delicato equilibrio dell’eco-sistema naturale esistente.

Intervenire con grande attenzione su una zona di così grande pregio non solo regionale, ma nazionale, ha l’obbiettivo di fare di Monticchio un modello di sviluppo sostenibile fondato sul recupero e sul rafforzamento dei legami, nell’ambito del territorio del Vulture, tra l’agricoltura, l’ambiente, il turismo e le altre attività economiche.

Di BasNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la facilità d'uso. Se utilizzi il sito accetti l'utilizzo dei cookie.