È scomparso all’età di 97 anni, Lucio Manisco, prestigiosa figura del giornalismo italiano, conosciutissimo dal grande pubblico come corrispondente Rai da New York – Stati Uniti. Costernato dal dolore, rimpiango un amico, un compagno che ho avuto l’onore di conoscere, per la comune militanza, prima nel Partito della Rifondazione Comunista e successivamente nel Partito Dei Comunisti Italiani. Nel primo l’ho potuto apprezzare nell’ambito della Commissione Cultura, per l’impegno che ci vedeva accomunati, nella quale sono stato onorato di confrontarmi con un gigante della cultura e del giornalismo italiano. Nel secondo, per il comune lavoro fra il gruppo dirigente nazionale, onorandomi, fra l’altro, su mandato del Presidente Armando Cossutta di tenere a battesimo la mia candidatura alle elezioni regionali del 2000. Ospitato come uno di famiglia nella mia dimora, mentre assaporava le prelibatezze dei sapori lucani preparate per l’occasione da mia moglie Filomena, lui si lasciava andare con lusinghieri apprezzamenti, contraccambiando l’ospitalità, intrattenendo tutti i commensali in conversazioni legati alla sua esperienza di vita, sia come giornalista, che come politico, e instaurando un cordiale confronto dialettico sulle vicende politiche e sociali nazionali ed internazionali di quegli anni, impartendo, fra una pietanza e l’altra, una magistrale lezione, di giornalismo, di economia e di politica a 360°, trasmettendo con semplicità argomenti complessi e insegnamenti preziosi, per l’agire nell’arte del giornalismo e della politica, ma soprattutto, per essere bravi e competenti amministratori della cosa pubblica. Manisco, fu eletto Deputato, prima come indipendente nelle liste del PRC nel 1992, nel 1994 venne eletto Europarlamentare,1996 divenne poi, membro e segretario della Commissione Esteri, negli anni 1995-1996 diresse il quotidiano “Liberazione”. Successivamente aderisce al PdCI e nel 1999 venne eletto nuovamente Europarlamentare. Questi alcuni tratti della sua lunga carriera di giornalista e di politico che ha onorato il nostro Paese e non solo. Esordì nel giornalismo all’età di 20 anni come redattore di “Italia Socialista”, fu, fra l’altro, fondatore e Direttore di “Domenica Sera” negli anni 50.
Gennaro Giansanti