di Francesca Pandolfi

Esiste un’etnia Italiana da tutelare”, queste le parole recentemente pronunciate dal ministro dell’agricoltura Lollobrigida che hanno generato non poche polemiche, sia da parte dell’opposizione che dell’opinione pubblica. La convinzione dell’esponente del governo sulla questione è tale che ha addirittura specificato che, non solo la stirpe Italiana esiste ma è fondamentale tutelarla al fine di non rischiare la sostituzione etnica. Dichiarazioni forti, che non sono passate inosservate. Ci ha pensato infatti la nuova segretaria del PD Elly Schlein a controbattere, affermando quanto le espressioni di Lollobrigida siano state disgustose ed abbiano avuto il sapore del suprematismo bianco.

Secondo il dizionario, la parola etnia sta per: “Aggruppamento umano fondato sulla comunità o sulla forte affinità di caratteri fisico-somatici, culturali, linguistici e storico-sociali”. Quindi, stando alle dichiarazioni del ministro e da quanto scritto sul vocabolario, un’ipotetica stirpe italiana dovrebbe essere caratterizzata da una serie di elementi fisico-somatici e culturali estremamente simili tra loro.

Per quanto riguarda la questione culturale il discorso sembrerebbe filare, in linea generale i soggetti che nascono e crescono in una determinata nazione piuttosto che un’altra, tendono ad acquisire tutta una serie di peculiarità che sono caratteristiche del paese in cui vivono, ci riferiamo quindi all’idioma, alle abitudini enogastronomiche, al tipo di approccio politico a seconda di quale sia la forma di governo del paese, e perché no magari anche alla religione. Potrebbe quindi essere giusto cercare di non disperdere “l’essenza Italiana” -se così vogliamo chiamarla- che distingue il “Bel paese” dal resto del mondo.

Riflettendo invece sulla questione “fisico-somatica”, le convinzioni di Lollobrigida farebbero acqua da tutte le parti. Basti pensare ai numerosi individui Africani, Asiatici ed Est Europei presenti nel nostro territorio, che alle spalle hanno generazioni di predecessori nati e cresciuti nello stivale, ma che di fatto -secondo alcuni- non dovrebbero considerarsi etnicamente Italiani perché di colore diverso dal nostro o perché preferiscono il sushi alla pizza Napoletana.

Chissà, forse ha ragione chi dice che noi esseri umani, dalla storia, non abbiamo imparato niente?

Fonte:

Di BasNews

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