La scorsa settimana, dopo la divulgazione da parte del DG, Giuseppe Spera, relativa all’attestazione dell’AOR S. Carlo di Potenza fra i 100 Ospedali migliori d’Italia, secondo i dati accertati da parte dell’Istituto Tedesco di qualità e Finanza (ITQF), non sono mancate le polemiche. Infatti, alcuni mezzi di informazione hanno criticato l’azione di marketing e le modalità errate di comunicazione da parte del Dg Spera, attribuendogli una prassi tipica della pubblicità “ingannevole”, in quanto la valutazione dei dati analizzati dell’Istituto tedesco si riferisce solo ai reparti della Cardiochirurgia e della Ginecologia e non dell’intero ospedale come pubblicizzato. Insomma, si sarebbe trattato di discrasia tra propaganda e realtà? A me, intanto, preme portare alla luce due testimonianze a dir poco sconcertanti, rese in maniera anonima da due pazienti, che si definiscono combattenti del Servizio Pubblico regionale, i quali, per evitare ritorsioni, hanno voluto che usassi i pseudonimi “Spartaco” e “Penna Bianca”. Al di la delle polemiche, sicuramente il servizio sanitario regionale vanta delle eccellenze, che vanno esaltate, tanto per il San Carlo quanto per le altre strutture dislocate sul territorio, ma l’ossimoro, tra eccellenze o presunte tali e realtà, come quelle di seguito descritte, va risolto senza indugi. Il DG Spera, farebbe bene prenderle in considerazione e esercitare i dovuti controlli, per evitare di fornire a Istituti terzi dati per la valutazione della qualità, divergenti con la realtà. Spartaco, si autodefinisce decano combattente, per la sua salute e per il servizio sanitario pubblico, profondo conoscitore della propria patologia, che lo assilla da tenera età, costringendolo a transitare da un’Ospedale all’altro, anche per le complicanze, che purtroppo, la sua patologia gli riserva. Persona impegnata in associazioni di volontariato, sempre disponibile ad aiutare i pazienti affetti dalla sua stessa patologia. L’ultima sua esperienza da paziente della cardiologia dell’AOR San Carlo di Potenza lo ha profondamente segnato negativamente, da sentire il dovere di esternarla, affinché sia da sprono – così ha precisato – per migliorare il nostro servizio sanitario regionale. Di seguito il racconto integrale di Spartaco – “Recentemente, sono stato ricoverato in Cardiologia al S. Carlo di Potenza, con rammarico e delusione posso dichiarare di non aver ricevuto l’assistenza adeguata che spetta ad un cardiopatico affetto, fra l’altro, da altra grave patologia. Nel periodo del mio ricovero non ho visto medici in corsia al seguito del Primario, per le normali visite di routine, com’è di buona norma, avviene in un qualsiasi ospedale che si rispetti. Non ho visto nemmeno l’ombra di un medico che mi venisse a dire qualcosa sulle mie condizioni di salute, costringendomi a rincorrere e importunare qualcuno di loro, che intravedevo fra i corridoi, per ricevere qualche informazione, purtroppo, sempre evasive e insoddisfacenti, sia sul piano umano che del giusto rapporto medico paziente, per rasserenarmi sulle mie condizioni di salute. Con rammarico, ho potuto constatare sulla mia pelle, che la cardiologia del S. Carlo di Potenza, oggi, non rappresenta quella eccellenza che fu ai tempi del suo fondatore Ugo Tesler. Mio malgrado, ho potuto constatare che i medici operano solo sulla base della lettura delle analisi di routine, prescrivendo le terapie appropriate, praticate, questo va sottolineato, scrupolosamente dal personale infermieristico. Con molto dispiacere, un’altra denuncia mi sento di esternare. In tutto il mio periodo di ricovero, non è avvenuto un solo cambio delle lenzuola, i pasti quotidiani non eccellevano, ciò la dice lunga anche sulla gestione dei servizi sia di lavanderia che di cucina, scarsamente monitorati dal personale preposto, o se vogliamo, dagli occhi vigili dei medici, che, ripeto, non ho visto girare nei reparti. Non ho l’attitudine al lamento, si tratta solo della mia esperienza negativa, su un andamento che non sono riuscito a spiegarmi e nessuno è stato in grado di spiegarmi le ragioni, spero sia stato solo la casualità di un periodo critico mal gestito. In conclusione, dopo insistenti proteste, sono riuscito ad avere qualche attenzione in più, anche con visite specialistiche che hanno riguardato il mio stato generale di salute molto precario, ristabilendo per certi aspetti una relativa “normalità” delle mie condizioni. Questa mia denuncia, non vuole essere un atto di accusa, ma solo l’invito a migliorare il servizio di cardiologia, insieme a tutte le altre strutture sanitarie della Regione, per una sempre maggiore umanizzazione e qualità dell’assistenza, nell’interesse dei pazienti, attraverso i quali registrare i parametri di eccellenza, spesso propagandati e non sempre rispondenti alla realtà”. Lo scorso mese di maggio, altro paziente combattente del SSR, dal pseudonimo “Penna Bianca”, Postò su Facebook la seguente denuncia: – “Capita spesso di incontrare gente comune e operatori sanitari che si lamentano dell’attuale situazione dell’ospedale regionale San Carlo di potenza. Ci sarebbe un declino continuo e una scarsa attenzione al paziente, a volte per l’insensibilità di alcuni operatori, a volte per la scarsa o cattiva organizzazione. Invece per i dirigenti “va tutto bene Madama la Marchesa”. Alcuni esempi: cibo poco attraente o diete sbagliate. La mancanza di parcheggio per chi accompagna qualcuno al pronto soccorso. Scortesia di operatori. Chi sostiene un parente per diverse ore della giornata è costretto a pagare cifre elevate per il parcheggio. Anche 9 euro in un giorno. Doppio lavoro per i codici di molti esami mai adeguati. Anche gli operatori, a bocca storta, dicono di soffrire sulla loro pelle la disorganizzazione e la mancanza di personale. E chissà cos’altro tenuto al silenzio, anche per i contratti, che non consentono ai sanitari di rilasciare interviste senza autorizzazione. Intanto l’assessore Latronico sciorina cifre milionarie e truppe di medici e infermieri che arriveranno, forse, un giorno. Mentre per il direttore generale va tutto bene. Intanto l’industria delle costruzioni e ristrutturazioni degli edifici va a gonfie vele.
Gennaro Giansanti
già Assessore alla provincia di Potenza