Una scuola è tanto più proiettata al futuro quanto più “intercetta” metodologie pedagogico-didattiche innovative capaci di sensibilizzare e coinvolgere i destinatari dell’azione pedagogica stessa, ossia i ragazzi.

A questo mira la partecipazione di alcuni istituti scolastici, ad esempio, al progetto di portata nazionale denominato Service Learning la cui finalità primaria è proprio quella di rendere i cittadini (anche quelli in erba) sensibili alle esigenze della società, potenziando il principio di convivenza civile e democratica. Si tratta in pratica di un metodo innovativo che prevede la costruzione di specifiche situazioni didattiche con lo scopo di favorire lo sviluppo delle competenze metodologiche, professionali e sociali degli studenti, partendo da situazioni problematiche reali e facendo sì che gli stessi studenti siano parte attiva nel processo di apprendimento.

L’Istituto Comprensivo Ex Circolo Didattico di Rionero in Vulture diretto dalla prof.ssa Tania Lacriola, da sempre sentinella vigile di tutto quello può costituire spunto per una didattica innovativa, ha candidato a tal scopo lo scorso anno con una classe di scuola secondaria di primo grado – sotto la guida della prof.ssa Olga Nardozza – il progetto dal titolo “Ambasciatori di Tutela Ambientale” che vedrà il suo atto conclusivo al Festival nazionale dell’Apprendimento Servizio –Service Learning previsto in quel di Venezia Mestre nei giorni dal 24 al 26 novembre p.v. quando tale progetto sarà presentato nello spazio riservato alle scuole del Sud, in quanto selezionato per rappresentare la regione Basilicata in generale e la provincia di Potenza in particolare su un totale di sei istituti relativi alle sedici regioni aderenti a tale iniziativa. Dopo una selezione regionale, il Comitato tecnico-scientifico del Service Learning ha scelto pertanto questo vulcanico istituto per aver “progettato” con la classe selezionata un percorso di media-education per una cittadinanza in rete sostenibile e consapevole. In un tempo dunque in cui forti sono l’appello e l’attenzione per i temi legati alla sostenibilità ambientale a livello internazionale ben venga quanto “osato” dai giovani ambasciatori di questo istituto che hanno saputo, sotto la guida attenta ed amorevole dei propri insegnanti, sperimentare azioni progettuali a loro misura ma che hanno visto ben coinvolta la realtà sociale e civica in cui sono chiamati a vivere. Intercettando tale metodologia dunque e stringendo una collaborazione con le istituzioni locali, la comunità educante di questa scuola ha inteso stabilire un preziosissimo circolo virtuoso tra apprendimento in aula e servizio solidale, così come probabilmente verrà richiesto dalla Scuola del futuro.

Di BasNews

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