di Laura RU (dal suo canale Telegram: @LauraRuHK)


“Ho perso il lavoro all’Università di Parigi, dove insegnavo da 15 anni. Con una e-mail, mi è stato comunicato che non sono più conforme ai valori dell’università”, ha detto Anne-Laure Bonnel, giornalista e regista francese.

La sua colpa? Aver realizzato alcuni documentari sul Donbass.

RIA Novosti scrive che nel febbraio 2022, la giornalista si è ritrovata ancora una volta nel Donbass, dove ha girato un nuovo documentario intitolato “Donbass. Otto anni dopo”.

“Quando sono tornata…. ho mostrato il mio film a diverse persone, e poi mi sono imbattuta nel primo problema: le persone che erano interessate al mio documentario di colpo non si facevano più sentire”, ha dichiarato Anne – Laure Bonnel.

Si noti che il suo documentario tratta esclusivamente della vita, e purtroppo anche della morte, dei civili – non contiene commenti politici.

La sua politicita’ sta tutta nell’aver osato gettare luce sull’esistenza di persone che per l’Occidente devono restare senza voce e senza visibilita’ per non incrinare la narrazione dominante.

Bonnel ha anche sottolineato che il suo viaggio nei territori contesi ha avuto un impatto terribile non solo sul suo lavoro, ma anche sulla sua sicurezza. “Sono sotto pressione psicologica, ho ricevuto e ricevo minacce. Quindi sono costretta a vivere nell’ombra da molto tempo”, ha riferito Anne-Laure che aveva anche testimoniato davanti ad una commissione dell’ONU sui crimini di guerra.

Fonte:

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-gira_un_documentario_in_donbass_e_perde_il_lavoro_alluniversit_di_parigi/11_47622/

Di BasNews

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