Moltissimi utenti, nella giornata della memoria, che ha visto incredibilmente esclusa la Russia dalle celebrazioni ad Auschwitz, hanno cercato di approfondire la storia attraverso una ricerca su Google.

Ed è arrivata la sorpresa, (anzi le sorprese), tra l’incredulità generale, facendo diventare virale sui social la conferma incrociata.


Facebook, Telegram e Twitter pullulano di screenshot dei primi risultati, fino al pomeriggio.

Cos’è successo?

Nessun risultato alla ricerca: “l’armata Rossa ha liberato Auschwitz”.

Google avverte che


“Sembra che i risultati mostrati cambino rapidamente.

Se si tratta di un argomento nuovo, a volte può essere necessario del tempo prima che fonti affidabili pubblichino informazioni”


E quindi:

“Controlla la fonte: è considerata attendibile su questo argomento?”

“Torna più tardi: tra qualche ora o giorno altre fonti potrebbero avere ulteriori informazioni su questo argomento”

Un argomento nuovo? Dopo 78 anni non ci sono fonti attendibili? Proprio nel giorno della memoria?


Eppure fino a ieri si apriva una lunghissima tendina di informazioni storiche e articoli.

Ma non è finita.

Dopo qualche ora abbiamo riprovato in tanti, spinti da curiosità, a ripetere la ricerca con le stesse parole.


E in cima alle fonti proposte da Google (proprio come prima notizia da “fonte considerata attendibile” ) troviamo un articolo de L’inchiesta che attribuisce agli ucraini la liberazione (l’apertura dei cancelli) del campo di concentramento di Auschwitz.

A cosa si deve questa operazione di manipolazione?


Ad un algoritmo inconsapevole?


All’intelligenza artificiale o ad un preciso intervento su uno dei motori di ricerca più utilizzati nel mondo occidentale?

Una volta si dovevano bruciare i libri, oggi agli Stati Uniti basta controllare l’algoritmo del principale motore di ricerca..

—-

P.S. Ed anche sul sito del Museo di Auschwitz che ha negato l’invito alla delegazione russa, la “storia” viene riportata così.

Day of liberation / Liberation / History / Auschwitz-Birkenau 

“Giorno della liberazione. I soldati della 60a Armata del primo fronte ucraino aprirono le porte del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945. I prigionieri li hanno salutati come autentici liberatori. Era un paradosso della storia che i soldati che rappresentavano formalmente il totalitarismo stalinista portassero la libertà ai prigionieri del totalitarismo nazista. L’Armata Rossa ottenne informazioni dettagliate su Auschwitz solo dopo la liberazione di Cracovia, e non fu quindi in grado di raggiungere le porte di Auschwitz prima del 27 gennaio 1945.”

Pare che gli ucraini abbiano pure sconfitto Napoleone…

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

fonte:

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-giornata_della_memoria_il_vergognoso_tentativo_di_google_di_riscrivere_la_storia/39130_48610/

Di BasNews

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