di redazione…

“A lavare la testa all’asino, si sprecano tempo e sapone”… Cioè a dire: imbarcarsi in imprese difficili e fallimentari è una perdita di tempo, energie e risorse, che non vale la pena affrontare… questo è uno dei tanti stupidi modi di dire, che non corrispondono alla realtà. Stupido chi pensa ciò, invece, di sicuro molto più stupido anche di un cavallo, che è meno intelligente di un asino. Difatti, l’asino, a discapito delle dicerie che lo vogliono pigro e stupido, è un equino intelligente e sensibile.

A dispetto del fatto che il suo nome venga spesso associato a persone poco sveglie, in realtà l’asino è un animale molto intelligente, collaborativo e meno impulsivo del cavallo. Ed anche più più coraggioso di quest’ultimo: anche se si rifiuta di essere condotto in battaglia, per esempio, ma, se portato nella mischia, se la cava abbastanza bene e senza la paura che spesso invade il cavallo.

Proprio per colpa di questa sua indole riflessiva è stato spesso considerato un animale ottuso e lento a capire. Nella realtà, però, è dotato di un’intelligenza molto sviluppata che lo rende in grado di valutare rischi e situazioni complesse.

Questo animale adora la vita all’aria aperta, ma necessita di una stalla nella quale ripararsi in caso di pioggia, neve e gelo.

“Magari (come scritto tempo fa in un articolo su un quotidiano nazionale) l’Italia fosse il Paese degli Asini… Saremmo, tanto per cominciare, un Paese pulito, determinato, pronto alla fatica, che si accontenta di poco, capace d’imparare, rispettoso ed obbediente”.

Chi segue l’equazione asino uguale ignoranza, ricorre in un errore molto grave.

Ancora, c’è chi crede ad altri modi di dire come: l’asino che vola… modi di dire riferiti agli uomini stupidi, che non hanno alcun valore. Invece, si pensi ad esempio al ruolo dell’asino nelle terapie per i disabili (onoterapia), dell’importanza del latte d’asina per combattere la thalassemia, della loro indispensabile presenza accanto a chi pratica il trekking a cavallo.

L’asino, s’impegna, s’ingegna, capisce, si adegua. Gli uomini, forse la maggioranza, invece si lamentano e non concludono niente. Spesso, poi, capita che alcune persone (un asino non lo farebbe mai, poiché buono e intelligente) sembra quasi si divertano a fare del male agli altri, magari, pensando di avere un temporaneo infimo potere (il senso della caducità delle cose, ignorato da essi) senza pensare (anche se per loro è difficile pensare) che “per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell’uomo ricade gravemente su chi lo fa”.

Si dovrebbe, quindi, affermare che: “A lavare la testa a taluni uomini, si sprecano tempo e sapone”…

Di BasNews

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