Correva l’anno 1980 quando nacque una nuova corrente artistica nel mondo dell’arte, denominata “Surreastrattismo” fondata dall’artista lucano Angelo Ermanno in arte Dialkan.

Il suo nome d’arte Dialkan è costituito dall’anagramma del surrealista Dalì e dalla parte iniziale del nome dell’astrattista Kandisky.

Osservare attentamente le straordinarie opere di Angelo Ermanno, significa riuscire ad intraprendere con la propria mente e con la propria anima percorsi “nuovi”, sconosciuti ed affascinanti, avvertendo in maniera intensa la grande possibilità di poter entrare in contatto con la propria parte interiore più intima che non raggiunge la soglia della coscienza: il proprio inconscio.

Entrare a contatto con i dipinti di Dialkan è sinonimo di percorrenza del mondo sognante, onirico e immaginativo, senza il quale non potremmo sentirci armoniosi, “vivi”…

Alberi, cerchi, donne, figure geometriche, sono tutte chiavi di lettura da interpretare in maniera individuale, per poter essere in grado di analizzare, allo stesso modo, il mondo e se stessi da più angolazioni, mai in maniera scontata, banale.

Emozioni, istinti, rappresentazioni, pensieri, sono tutti intrisi nell’arte di Dialkan.

Il colore, con le sue meravigliose sfumature, dà origine alle tantissime forme, esaltando alcune macchie di nero, dalle quali si può trarre, anche in questo caso, una chiave di lettura soggettiva che può indicare enigmaticità, mistero, rendendo le opere ulteriormente interessanti e colme di svariatissime sensazioni da cogliere ed accogliere dentro di sé.

Secondo l’artista Dialkan, il mondo reale è colmo di ipocrisia, di “inquinamento” a livello di anima, e, in virtù di questa cruda consapevolezza, si rifugia nell’immenso mondo della sua arte dalla quale, oltretutto, si può rivivere la propria infanzia in maniera pura, nitida, innocente.

L’osservazione attenta crea la capacità di percepire, di “sentire” ampiamente,

per riuscire ad emozionarsi e decifrare in maniera personale ciò che l’artista vuole trasmetterci.

Un’arte, quella di Angelo Ermanno, rivoluzionaria, non convenzionale, molto apprezzata dalla critica e dal pubblico.

Sul Surreastrattismo hanno scritto Vittorio Sgarbi, Giovanni Amodio, Roberto Panza, Cosimo D’Amato e tanti altri.

Un mondo “MAGICO” quello dell’arte di Dialkan, consigliato a quanti volessero “viaggiare” con la propria mente ed il proprio cuore per collegarli ai “colori” e alle sfumature della vita che tutti possediamo in maniera ancestrale, perché anche nel momento in cui quei colori sembrano spenti, basta poco per riaccenderli e per illuminarsi di infinito: l’interruttore è l’EMOTIVITA’…

Le opere dell’artista lucano sono inserite in cataloghi e riviste d’arte pubbliche e private.

Recentemente, un quadro dell’artista Dialkan dedicato al pittore Caravaggio, è stato acquistato da un imprenditore di Milano.

Carmen Piccirillo

Di BasNews

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