“Mentre il Governo Regionale riesce a litigare su tutto, una buona notizia – che sosterremo fino all’auspicato raggiungimento dell’obiettivo – arriva da piccoli comuni come Aliano che dimostrano di avere coraggio, visione, capacità di progettazione e azione. Credere e continuare a scommettere nella cultura come motore di sviluppo e acceleratore dei cambiamenti è la base intellettuale per interrogarsi sui temi del nostro tempo (la sostenibilità dei processi, l’innovazione tecnologica, la coesione sociale). Abbiamo, come istituzione regionale, il dovere di sostenere in ogni modo percorsi virtuosi e magari provare a vincere nuovamente sfide che, come quella di Matera 2019, sembrano impossibili e invece, grazie all’unità di intenti, sono diventate splendide realtà.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Sostenere, quindi – prosegue il Consigliere Braia – l’Amministrazione Comunale di Aliano nel percorso di riconoscimento di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 è l’impegno che dobbiamo assumere, mettendo l’iniziativa sempre più al centro della proposta culturale regionale affinché si arrivi, nel marzo 2022, alla proclamazione consapevoli che, come Basilicata, avremmo fatto tutto il possibile perché un altro sogno si avveri.
Ho presentato una mozione in Consiglio Regionale a sostegno della candidatura del borgo della provincia materana già noto per quanto ruota attorno alla figura di Carlo Levi, chiedendo l’impegno del Presidente Bardi e della sua Giunta a prodigarsi attivamente, anche con risorse economiche finalizzate, a programmare un percorso che dia la giusta visibilità al Comune, alle sue peculiarità identitarie, culturali e paesaggistiche, per raggiungere questo prestigioso obiettivo.
Aliano non è solo un comune di 1000 abitanti ma un centro culturale vero e proprio che, grazie al sindaco Luigi Di Lorenzo, rieletto da qualche settimana, e alla sua comunità, è riuscito in questi anni, con la progettualità e le tantissime iniziative, a diventare luogo di produzione culturale e paese simbolo di una rinascita possibile, anche del comprensorio di 19 comuni che, per il futuro, vogliono scommettere su ambiente, cultura, turismo, agroalimentare, principali asset che dobbiamo considerare come il “petrolio” di domani. Aliano, inoltre, è uno degli 8 comuni della Montagna Materana inserito nella Strategia Nazionale per le Aree Interne [SNAI] con fondi FEASR insieme a Accettura, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Oliveto Lucano, San Mauro Forte, Stigliano e quindi al centro delle attenzioni delle politiche di sviluppo europee.
Dopo Procida nominata lo scorso gennaio capitale italiana della cultura per il 2022 e le città di Bergamo e Brescia per il 2023, il Ministero della Cultura ha pubblicato il bando per il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2024”. La candidatura di Aliano, il cui dossier è stato inviato dall’amministrazione Comunale al Segretariato Generale del Ministero della Cultura il 19 ottobre 2021, rappresenta una grande opportunità non solo per Aliano ma per l’intera Regione.
Un territorio interessato da rilevanti testimonianze storiche e culturali, con un’identità e una marcata radice culturale, forte di un’esperienza e di un percorso fatto da un consolidato attivismo nella programmazione di eventi culturali, con mostre, spettacoli e giornate letterarie promosse in particolare dal Parco Letterario “Carlo Levi”, cresciuto negli anni. Oggi Aliano prova a guardare oltre. Non più simbolo di arretratezza contadina del Sud e luogo del confino cristallizzato nella letteratura; ma matrice identitaria che deve diventare consapevolezza per guardare più avanti. Un borgo moderno, attivo, aperto al mondo e al futuro e connesso in rete.
Dobbiamo capitalizzare e utilizzare l’esperienza fatta come Basilicata intera di “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, affinché si possa raggiungere questo importante e prestigioso risultato, sentendoci tutti coinvolti nel sostenere Aliano in questo percorso che premierà la coerenza del progetto con iniziative di valorizzazione del territorio, di coordinamento e sinergia degli interventi proposti e la sua efficacia come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita della domanda e dell’offerta culturale. Importante e rilevante sarà la condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati. Valutata sarà anche la capacità del progetto di incrementare l’attrattività turistica del territorio e quindi della provincia di Matera e della Basilicata tutta, anche in termini di de-stagionalizzazione delle presenze, di realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere poi a servizio della collettività.
Come Regione non possiamo tirarci indietro – conclude il Consigliere Luca Braia – pertanto auspico che il Consiglio Regionale saprà cogliere il valore della mozione e arrivare ad approvarla, magari all’unanimità. La valorizzazione della nostra terra, così come cogliere e sostenere anche economicamente ogni occasione che si presenti, prescinde dall’appartenenza politica e ci deve coinvolgere tutti indistintamente.”