HA RACCONTATO L’INCREDIBILE STORIA IL PROFESSOR ANTONELLO DI PINTO

Grande successo per l’evento culturale che si è svolto il 5 giugno scorso a Lavello presso l’Istituto D’Istruzione Secondaria Superiore “G.Solimene” che ha riguardato “Il Caravaggio ritrovato” raccontato dal professor Antonello Di Pinto, uno dei protagonisti di questa clamorosa vicenda. La conferenza si è tenuta presso l’Aula Magna “Alberto Jacoviello” ed è stata introdotta dalla dirigente scolastica Anna dell’Aquila.

La partecipazione attiva di un folto pubblico, tra studenti e associazioni, ha ben palesato la grande evidenziazione dell’evento al quale ha presenziato tramite un collegamento Skype il critico d’arte Vittorio Sgarbi.

L’incontro culturale ha avuto come mission quella di ripercorrere tutto l’excursus relativo al ritrovamento del dipinto di Caravaggio da parte del professor Antonello Di Pinto, artista affermato, insegnante di storia dell’arte, discipline pittoriche e materie plastiche e intercettatore di opere d’arte.
Di Pinto ha raccontato con emozione ed entusiasmo come è avvenuto il ritrovamento dell’opera presso la Casa D’Aste di Ansorena a Madrid.

La sera del 15 marzo il professor di Pinto per la prima volta visionò il catalogo di Ansorena che gli parve estremamente interessante: guardando il dipinto di un Cristo flagellato, ebbe una sensazione molto intensa, una percezione emozionale profonda, non descrivibile con le parole, e pensò, di primo impatto, che il dipinto fosse di Caravaggio. Successivamente chiese agli esperti della Casa D’Aste il Condition Report (documento per conoscere lo stato di conservazione di un’opera d’arte). Il 19 marzo gli riferirono che il dipinto non era ancora stato collocato alla parete ma era rimasto in magazzino. Il 21 marzo ricevette il documento.

Successivamente contattò il critico d’arte Vittorio Sgarbi per una perizia e il 25 marzo fu proprio Sgarbi a ricontattarlo alle 3 di notte per dirgli che l’opera potrebbe essere proprio di Caravaggio e che sarebbe l’ “Ecce Homo”.

Il professor Di Pinto ha spiegato, oltretutto, che il Governo Spagnolo ha imposto il divieto di uscita dell’opera dal territorio. Il dipinto verrà pulito, analizzato e potrebbe valere fino a 200 milioni di euro. Per curare questa questione è stato chiamato un intermediario spagnolo: Jorge Coll, commerciante d’arte, che si occuperà di collocare il dipinto presso un collezionista o un ente.

L’auspicio è che, attraverso l’autorità di Vittorio Sgarbi e con i suoi rapporti con il Ministro Franceschini, l’opera si possa portare in Italia con una esportazione temporanea o una libera circolazione.

Tramite il collegamento alla conferenza, Sgarbi ha espresso tutta la sua riconoscenza verso il professor Di Pinto, sottolineando il suo eccezionale ruolo di trovatore grazie al quale si è potuta ammirare la straordinarietà dell’opera dopo tanti secoli.

Vittorio Sgarbi ha preannunciato, oltretutto, della prossima uscita di un suo libro intitolato “ECCE Caravaggio”, edizioni La Nave Di Teseo, nel quale ci sarà la testimonianza di Antonello Di Pinto e sarà raccontata la sensazionale vicenda avvenuta in Spagna che ha suscitato grande coinvolgimento in tutto il mondo dell’arte.

Anna Dell’Aquila, la dirigente scolastica dell’Istituto D’Istruzione Superiore G.Solimene, si è dimostrata molto soddisfatta dell’ottimo riscontro tratto dalla conferenza, sostenendo di aver creduto fortemente alla grande opportunità formativa per gli alunni, di notevole qualità, per la loro crescita esponenziale sia personale che culturale.

Piccirillo e Preziuso.

Di BasNews

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